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Infermieri: una professione in continua Involuzione - di Pierluigi Stefanizzi

Da diversi mesi, si leggono articoli di protesta inerenti il Demansionamento Infermieristico. 
Ma quali sono le cause?
Secondo me, la causa principale del Demansionamento Infermieristico la ritroviamo nell'articolo 49 del Codice Deontologico che recita: l'infermiere, nell'interesse primario degli assistiti, compensa le carenze e i disservizi che possono eccezionalmente verificarsi nella struttura in cui opera.

Ma cosa vuol dire compensare "carenze e disservizi"?
Beh, le Carenze si riferiscono ovviamente al personale. Facciamo alcuni esempi: un giorno, nell'U.O. in cui presto il mio servizio, per diversi motivi (malattia, ferie, gravidanza, ecc) manca l'OSS oppure l'AUSILIARIO ed è qui che l'Infermiere deve COMPENSARE espletando mansioni inferiori.
I Disservizi invece posso essere infiniti: un vitto che non arriva, una porta che non funziona, il televisore della stanza che non funziona, la tapparella che non si solleva, ecc...ecc...

Finché non sarà modificato questo articolo, l'Infermiere sarà sempre demansionato ritrovandosi a rispondere a centinaia di richieste che non gli competono e tutto ciò sempre a discapito del paziente, perché diminuisce il tempo di Assistenza a suo favore.

La nostra professione è riconosciuta come Professione Intellettuale ma diversamente dalle altre ci ritroviamo a rispondere a carenze e disservizi vari dovuti soprattutto a svariate problematiche che la professione sta attraversando.

Bisogna mettere fine allo stato di agitazione del personale del comparto sanità e scongiurare uno sciopero che potrebbe avere effetti importanti per l’utenza perché il perdurare del blocco del trattamento economico del personale del Sistema sanitario nazionale (previsto dal DL 78/2010 convertito nella legge 122/2010), con il conseguente blocco contrattuale e il taglio dei fondi della contrattazione integrativa; il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il comparto sanità; il permanere della crisi occupazionale infermieristica che vede circa 30.000 infermieri non occupati e il sovraccarico di lavoro che la categoria sopporta per il perdurare del blocco del turn over, il mancato ricambio generazionale per la riforma pensionistica, l’invecchiamento e l’usura del personale; lo stato di demansionamento in cui versa il personale infermieristico chiamato a coprire nel sistema le carenze di altre figure e del personale di supporto e l’impossibilità di valorizzare qualsiasi percorso di carriera per la professione infermieristica a livello nazionale e aziendale.

Inf. Pierluigi Stefanizzi

Riproduzione riservata©



1 commento:

  1. mi trovi pienamente d'accordo con quello che sembra un contagio nazionale.ma come fare concretamente se neanche i sindacati non hanno piu' potere?chi deve risolvere il problema?

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Grazie per il tuo commento. Quotidiano Infermieri

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