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CONDANNATI 73 INFERMIERI PER MANCATO PAGAMENTO QUOTA ISCRIZIONE IPASVI

 


MODENA – E’ di questi giorni la notizia riguardante la condanna di 73 infermieri emiliani per il mancato pagamento della quota di iscrizione al Collegio IPASVI per l’anno 2011. Il tribunale di Modena ha deciso di condannare i dipendenti AUSL dopo accertamenti che hanno fatto venire a galla il disguido “puramente amministrativo” che è costato però agli interessati una condanna penale per esercizio abusivo di professione (art. 348 c.p.).

Da parte sua la Direzione Generale dell’AUSL MODENA rassicura sul fatto che la questione contestata dai giudici è ininfluente rispetto alla preparazione e capacità di svolgere l’attività di assistenza da parte del personale interessato dal provvedimento,  che non mette in alcun dubbio la professionalità degli stessi infermieri, né la qualità del servizio assistenziale nei reparti ospedalieri di appartenenza. D’altro canto, gli uffici competenti confermano che all’atto dell’assunzione, tutti i 73 infermieri risultavano regolarmente iscritti al Collegio, requisito essenziale per la stipula del contratto di lavoro, venuto poi meno nell’anno in questione.

Risulta invece interessante la riflessione pubblicata dalla FP/CGIL in merito all’incongruenza del sistema. Secondo il sindacato infatti la legge 43/2006 è stata in parte inattuata, legge che sanciva la necessità di trasformare i collegi in ordini demandando ad un decreto (mai emanato) l'indicazione dei criteri e dei titoli per l'iscrizione agli istituendi ORDINI e di conseguenza agli ALBI PROFESSIONALI, regolamentazione che allo stato attuale risulta quindi, a nostro parere, a dir poco obsoleta.


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