Sanita': cambia ruolo infermiere, ministero e Regioni al lavoro su nuove competenze
Roma, 13 apr. (Adnkronos Salute) - Rivoluzione in vista per il ruolo dell'infermiere. Il ministero della Salute e le Regioni stanno infatti lavorando a una ridefinizione delle competenze professionali degli oltre 400 mila infermieri che prestano servizio nelle strutture sanitarie italiane. Pianificare il lavoro, sviluppare percorsi formativi e progetti di ricerca, fornire supporto tecnico: sono solo alcune delle competenze tecniche previste dalla bozza di accordo Stato-Regioni con la quale vengono determinate nuove competenze infermieristiche nelle aree pediatrica, cure primarie, critica ed emergenza, chirurgica, salute mentale, dipendenze e management."In considerazione della complessità quotidiana del funzionamento degli ospedali, dei servizi sanitari e socio sanitari territoriali e della necessaria innovazione dei processi dell'organizzazione e dei percorsi clinico-assistenziali-riabilitativi - si legge nella bozza - si pone, con evidenza, la necessità del lavoro interdisciplinare e multiprofessionale all'interno delle attività clinico assistenziali".Per raggiungere questo obiettivo il ministero e le Regioni stanno lavorando quindi a una ridefinizione delle competenze del profilo professionale dell'infermiere, attraverso diversi strumenti, tra cui: l'attuazione di percorsi formativi all'interno dei sistemi sanitari regionali; l'attivazione di percorsi formativi post-laurea triennale; la ridefinizione dei piani di studio della laurea triennale e magistrale; la messa a punto di linee guida allegate al Piano sanitario nazionale o ai piani sanitari regionaliIn particolare, la ridefinizione, l'implementazione e l'approfondimento delle competenze e responsabilità professionali degli infermieri riguarderà, in una prima fase, determinate aree: pediatrica, cure primarie, critica ed emergenza, chirurgica, salute mentale, dipendenze e management. Per quanto riguarda ad esempio l'area chirurgica, l'infermiere dovrà garantire l'attivazione del percorso pre-chirurgico del paziente, ma anche supportare il paziente e i suoi familiari alla consapevolezza del rischio chirurgico. All'interno del percorso assistenziale in emergenza urgenza l'infermiere dovrà riconoscere le principali alterazioni metaboliche, respiratorie e cardiache nel paziente acuto. E ancora. Nell'area dell'oncologia pediatrica, tra i vari compiti, gli operatori dovranno collaborare con il team assistenziale per fornire supporto al bambino e ai familiari per la scelta dei controlli terapeutici, ma anche garantire l'attivazione dei percorsi per una domiciliazione protetta. In area salute mentale la bozza prevede la collaborazione dell'infermiere nell'attuazione dei trattamenti psico-socio terapeutici individuale o di gruppo e il monitoraggio delle condizioni cliniche del paziente. Novità anche nell'area delle cure primarie. Il documento fissa nuovi compiti per gli infermieri, tra i quali: l'elaborazione con l'equipe multiprofessionale del percorso clinico assistenziale e il monitoraggio delle condizioni di stabilità della persona assistita cronica in funzione della patologia.Il lavoro del tavolo Stato-Regioni - come di legge nella bozza - mira in definitiva a realizzare "un sistema di flessibile dinamicità, escludendo ingessature organizzative, nelle progressioni di carriera e favorendo meccanismi di valorizzazione professionale capacità di riconoscere il valore e il contributo posto da parte del singolo professionista nel processo assistenziale/organizzativo per il tempo di effettivo e positivo esercizio della competenza".Tutto questo non dovrà comunque prescindere dalla collaborazione con le altre figure professionali. Per il ministero della Salute e le Regioni andranno infatti rinnovati anche i rapporti tra le diverse professionalità sanitarie e sociosanitarie e l'organizzazione dei processi produttivi.
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