Governo Monti: obbligo formativo di 150 crediti nel triennio 2011-2013. Perché i professionisti non si oppongono?
L'obbligo formativo e' del singolo professionista (quindi anche precario) questo dice la recente manovra del governo Monti ( legge n.214 del 22/12/2011, articolo 33), così come il precedente DPR n.138 del 13 agosto 2011 (convertito con modificazioni dalla legge n.148 del 14 settembre 2011), sancisce che entro il 13 agosto 2012 gli Ordini Professionali dei medici chirurghi e quelli delle professioni sanitarie non mediche dovranno stabilire le sanzioni da applicare a chi non acquisisce ogni anno i crediti ECM necessari per soddisfare gli obblighi formativi.OBBLIGO ECM PER LA FORMAZIONE. Il numero di crediti che ogni professionista della Sanità è tenuto ad acquisire per il triennio 2011-2013 è di 150 ECM, con un minimo di 25 ed un massimo di 75 per anno.
Certo, il nodi da risolvere sono ancora un bel po' ... stanno pensando a come i direttori generali e gli ordini debbano "punire" chi non raggiunge questo numero di crediti nel triennio ma non hanno pensato prima a come il professionista debba raggiungerli: ASL e Ordini devono prima mettere nelle condizioni il professionista in modo da poter raggiungere i crediti e poi pensare alle punizioni da infliggere a chi non adempie a ciò.
Altra cosa ingiusta e' il fatto che questa legge pare essere retroattiva di 12 mesi: come può un professionista correre ai ripari visto che il max numero di crediti per anno pare essere 75?
Come può un professionista presenziare agli ECM vista la carenza di personale e di conseguenza il congedo straordinario per aggiornamento "negato" dai propri direttori delle U.O.?
Altra cosa ingiusta e' come un precario lavorando solo alcuni mesi l'anno possa accedere agli ECM aziendali nei mesi in cui non e' in servizio?
Altra domanda: chi lavora presso RSA, CASE DI RIPOSO, ENTI PRIVATI visto l'assenza organizzativa da parte di questi enti di ECM , come un professionista può adempiere a tali obblighi? Esisteranno dei professionisti di serie A e di serie B?????
Quindi i nodi da scogliere sono ancora tanti, bisogna mettere prima nelle condizioni i professionisti a poter raggiungere tali obiettivi, poi parlare di penali, ma siccome il governo attuale ha solo lo scopo di recuperare denaro su tutti i fronti...arriveranno le penali da pagare e "purtroppo" noi professionisti che ci piace essere comodi solo in quel momento ci scomoderemo per "protestare"
PIERLUIGI STEFANIZZI
Certo, il nodi da risolvere sono ancora un bel po' ... stanno pensando a come i direttori generali e gli ordini debbano "punire" chi non raggiunge questo numero di crediti nel triennio ma non hanno pensato prima a come il professionista debba raggiungerli: ASL e Ordini devono prima mettere nelle condizioni il professionista in modo da poter raggiungere i crediti e poi pensare alle punizioni da infliggere a chi non adempie a ciò.
Altra cosa ingiusta e' il fatto che questa legge pare essere retroattiva di 12 mesi: come può un professionista correre ai ripari visto che il max numero di crediti per anno pare essere 75?
Come può un professionista presenziare agli ECM vista la carenza di personale e di conseguenza il congedo straordinario per aggiornamento "negato" dai propri direttori delle U.O.?
Altra cosa ingiusta e' come un precario lavorando solo alcuni mesi l'anno possa accedere agli ECM aziendali nei mesi in cui non e' in servizio?
Altra domanda: chi lavora presso RSA, CASE DI RIPOSO, ENTI PRIVATI visto l'assenza organizzativa da parte di questi enti di ECM , come un professionista può adempiere a tali obblighi? Esisteranno dei professionisti di serie A e di serie B?????
Quindi i nodi da scogliere sono ancora tanti, bisogna mettere prima nelle condizioni i professionisti a poter raggiungere tali obiettivi, poi parlare di penali, ma siccome il governo attuale ha solo lo scopo di recuperare denaro su tutti i fronti...arriveranno le penali da pagare e "purtroppo" noi professionisti che ci piace essere comodi solo in quel momento ci scomoderemo per "protestare"
PIERLUIGI STEFANIZZI
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