Esce il film: "Se Florence oggi potesse vederci"

- Successo in Usa per il primo lungometraggio interamente dedicato alla professione infermieristica. Disponibile il trailer e la traduzione in italiano.

Recentemente, ha visto la luce sugli schermi cinematografici Usa il film Se Florence oggi potesse vederci (il trailer è disponibile su: www.nursesthemovie.com) interamente dedicato alla professione infermieristica, diretto da Kathy Douglas, infermiera e film maker molto apprezzata.
E, in effetti, dai tempi della “signora della lampada”, la storia dell'Infermieristica si è arricchita di tante testimonianze: persone che hanno cambiato il senso della loro e dell'altrui vita.
Gli infermieri, dalla guerra di Crimea in poi, hanno fatto passi da gigante, specie nella formazione, anche se la loro (come si ascolta nel finale del trailer) resta sì “una professione”, ma soprattutto “una chiamata”.

Racconti, storie: questo documentario esplora il mondo (complesso, eccitante e in divenire) di chi sta diventando infermiere; gli innumerevoli, differenti ruoli da ricoprire, le diverse realtà del nursing internazionale; il lavoro quotidiano accanto a chi è più bisognoso di attenzione e di assistenza.
Una pellicola che mostra tanti aspetti dell'essere infermiere nel terzo millennio e quanto, al giorno d'oggi, pur nel solco della tradizione, questi professionisti della salute siano diventati sempre più specializzati ed ambiscano, giustamente, ad occupare un ruolo di maggior rilievo nello sistema sanitario.

Sulla pagina Facebook dedicata al film (On Nursing Excellence), alla domanda "When can we see it in Italy? Please contact Federazione Nazionale Collegi Infermieri" (“Quando potremo vederlo in Italia? Per favore contattate la Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi”), i distributori statunitensi hanno inviato una risposta in cui si lascia intendere che intendono entrare in comunicazione con la Federazione per favorire la distribuzione del lungometraggio anche nel nostro Paese.

Una nostra libera traduzione in italiano del testo recitato nel trailer americano, disponibile all'indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=gfC4izz1DR0

E' difficile trovare una persona che nella sua vita non sia stata in contatto con gli infermieri.
Sono lì alla nascita, sono lì per preservare la salute, assistere nella malattia, nel recupero e nel lutto.
Avversità, malattia e loro sono lì. La professione significa essere testimoni di una coppia il cui bambino non è come s'aspettavano o che potrebbe morire.
E' essere in grado di dire a una giovane donna, di 29/30 anni, che ha appena completato gli studi e che ha sentito un nodulo al seno, che ha il cancro.
Ma quanto ne sappiamo noi di queste persone che sono diventate parte vitale dei nostri momenti più difficili e intimi dell'esperienza umana?
Chi sono gli infermieri? Cosa fanno realmente?
Se chiedi alla gente, ai pazienti, ai medici, ai rappresentanti delle istituzioni, ai politici di descrivere cosa fanno gli infermieri, hanno difficoltà.
E' più facile descrivere il modo in cui ti fanno sentire, utilizzando parole come sentirsi accudito, curato, assistito...
"Essere infermieri è critico, perché non mettiamo barriere su quello che facciamo. Tu puoi fare questo lavoro e intraprendere la professione cuore a cuore, in modo schietto e sincero".
"Più andavo avanti nella professione e più lei mi ha realmente mostrato il potere che può avere una persona; è stato quel giorno il momento che ha cambiato il percorso della mia vita".
Questi sentimenti possono essere facilmente ricordati in confronto al complesso mondo delle scienze del pensiero critico, giudizio clinico, comunicazione, educazione, ricerca leadership e innovazione.
L'infermieristica è un lavoro, una professione, una vocazione?

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