TELECARDIOLOGIA A BARI: GLI INFERMIERI DENUNCIANO LE CARENZE DEL SISTEMA
Continua la
denuncia pubblica da parte del personale del 118 barese sulle
criticità del sistema HELIS di telecardiologia. Il presidente del
Collegio IPASVI, Saverio Andreula, ha scritto una lettera ieri 23
ottobre, descrivendo accuratamente, punto per punto, le problematiche
reali che incontrano gli operatori del 118 sul territorio. Helis, in
pratica, non velocizzerebbe l'intervento, ma paradossalmente, se
paragonato al cardio on-line, mostrerebbe dei limiti dettati in
primis dalla non omogenea copertura internet sul territorio, ed in
secundis nella più scomoda modalità di effettuazione dello stesso
tracciato elettrocardiografico, con il posizionamento degli elettrodi
adesivi, cosa che non avveniva nel cardio on-line.
Autorizzati
dallo stesso presidente Andreula, di seguito riportiamo la lettera in
maniera integrale:
Protocollo n. 451/Leg/pr/15 Bari,
lì
23 ottobre ’15
Al Presidente della Puglia
Al
Presidente del Consiglio Regionale della Puglia
Al
Prefetto – Ufficio territoriale del Governo di Bari
Al
Direttore del Dipartimento Promozione della salute, del benessere
sociale e dello sport per tutti Assessorato alle politiche della
salute della Puglia
Al
Direttore Generale dell’ ASL Bari
Al
Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Consorziale Policlinico
di Bari
Al
Direttore di Centrale Operativa 118 Bari
Al
Direttore del Coordinamento 118 Bari
Al
Presidente dell’Ordine dei Medici
Alle
Procure della Repubblica competenti per Territorio
Al
Comando Provinciale N.A.S. di Bari p.c.
Agli
Infermieri del servizio 118 della provincia di Bari Loro sedi
L’uso
corretto, (da manuale) del nuovo sistema è condizionato dalla sua
“macchinosità” nell’impostazione oltre che da numerosi
“intoppi” nel funzionamento, a seguire riportati, che rallentano
e rendono complesso l’intervento emergenziale.
Una
chat continua con il control room e ritardi dovuti al software del
sistema Helis in molti casi, hanno reso critico e complicato
l’intervento stesso del 118, chiamato ad affrontare situazioni
impreviste e complesse.
Alcuni
Infermieri segnalano: omissis... siamo al paradosso che l’innovazione
tecnologica che interviene nel semplificare le varie attività,
invece, ritarda la tempestività della risposta. Quando la rete è
assente ci si sposta lontano dalla situazione mentre il personale
addetto all’emergenza è coinvolto sull’evento e concentrato sul
paziente, nello stesso tempo si vede costretto a muoversi
rocambolescamente con il tablet per trovare un angolo dove
intercettare il segnale di rete ….
Un
sistema, continuano i colleghi Infermieri: …. che non ci ha visto
per nulla coinvolti nella fase di approntamento e di sperimentazione
e di formazione sul campo necessario per il suo corretto utilizzo …
Forse, qualche parere poteva essere raccolto in considerazione del
fatto che sono state denunciate una serie di anomalie e impedimenti
che hanno reso i tempi dell’intervento più lunghi, per cercare
tempestivamente procedure alternative.
Certo,
se è pur vero che i tempi di refertazione dell’Ecg sono
sovrapponibili rispetto all’altro sistema della Cardio on line,
l’elemento comparativo utile al fine del soccorso non è
l’ottenimento di quest’ultimo ma, il tempo necessario, da quando
si intende effettuare l’Ecg sino alla refertazione.
Infatti,
nell’ambito della tempistica, si registra con dati di fatto, una
situazione decisamente a sfavore della telecardiologia; si accende il
tablet attendendo che il sistema si carichi; si imposta rispondendo
ad una serie di domande (che i più tralasciano); si attaccano le
pach ecg (nel numero di 10 a differenza delle altre precedenti nel
numero di
3);
si acquisisce il tracciato; si invia il tracciato e si attende la
refertazione ed in ultimo si chiude l’evento.
Una
prova comparativa, secondo l’autorevole parere degli Infermieri del
servizio 118, tra i due sistemi (Cardio on line/Helis) evidenzia come
quest’ultimo, presenti inequivocabilmente, una condizione di
“inefficienza funzionale” :
-
Viepiù che il sistema Cardio on line tra i suoi vantaggi annovera,
(particolare di non poco conto) il fatto che non dovendo attaccare le
pach precordiali, il tracciato si poteva effettuare infilando
l’avambraccio e l’apparecchio lungo lo sterno, seguendo l’arco
costale nei punti noti, si può, in pratica, effettuare anche con il
paziente appena denudato. Ciò è importante nel momento in cui il
paziente si trova seduto, è obeso, è sudato e le normali pach
stentano ad attaccarsi.
-
L’apparecchio per la registrazione dell’Ecg con il “nuovo”
sistema di telecardiologia inoltre, mal si coniuga con la praticità,
perché si compone in realtà di due unità di cui una collegata al
paziente; è più ingombrante; è più pesante e lenta nella stesura
delle informazioni.
-
Si evidenzia ancora, che a differenza del precedente sistema, manca
all’Infermiere la possibilità di attivare una “necessaria e
fattiva” conversazione con il medico cardiologo per le opportune
prescrizioni e valutazioni.
Ciò
premesso, gli Infermieri esprimono il desiderio di omissis…
conoscere dettagliatamente se il nuovo sistema di telecardiologia,
alla luce anche delle notizie riportate dai mass media, dalle
dichiarazioni di esponenti politici pugliesi e dall’ attività (si
legge) .. del nucleo investigativo della Guardia di Finanza, sia
regolarmente certificato e conforme agli attuali standard; quali sono
oggettivamente gli elementi che definiscono migliorativo il nuovo
sistema rispetto al precedente e quali i parametri esaminati per il
carattere emergenziale del servizio …
Ci
si augura, scrivono i Colleghi …. che … questa nuova tecnologia
non sia stata pilotata da scelte di opportunità politica ma, da
reali scelte avvallate scientificamente, da un progetto pilota che
abbia risultati migliori rispetto al precedente che già
rappresentava il fiore all’occhiello della cardiologia emergenziale
pugliese.
Viene
fatto presente che nell’ultima settimana del mese di Luglio c.a.
allorquando il sistema è stato spiegato a tutti gli operatori
sanitari del 118, ha fatto la sua presenza un ulteriore accessorio
che connesso al tablet attraverso Helis può eseguire l’analisi
ematochimica domiciliare in emergenza. Si spera che quest’ulteriore
applicazione, non complichi ulteriormente l’attività emergenziale
che consta già di una cronica carenza di ambulanze soprattutto nel
territorio di Bari e di lunghe attese degli equipaggi delle stesse
all’interno dei pronto soccorso.
Gli
Infermieri continuano …. Assistiamo con amarezza alla progressiva
demolizione di ciò che sinora ha funzionato piuttosto bene ma
soprattutto siamo preoccupati per la mancata attenzione ai nostri
rilievi. L’assenza di un costante confronto con gli infermieri,
autentici attori nell’emergenza e nell’intervento, alimenta i
dubbi sulle scelte e su come le istituzioni vedono l’intero sistema
sanitario rispetto alla sicurezza e alla salute dei cittadini e degli
operatori.
Si
ricorda, a tutti che la prescrizione dell’Ecg è indicata dal
medico e che pur conservando autonomia decisionale discrezionale agli
infermieri, questo atto che normalmente rappresenta la normalità,
(anche in situazioni non strettamente indicative), non deve
pregiudicare la durata e l’obbiettività dell’intervento.
Si
segnala ancora, come già avevamo indicato in un’altra missiva,
l’assenza di protocolli operativi che dispenserebbero chiarezza e
tranquillità agli infermieri che spesso sono combattuti
nell’attivazione dei protocolli di Acls (che comprendono anche la
somministrazione di farmaci salva vita) in assenza di autorizzazioni
della Centrale Operativa.
Tanto
è doveroso segnalare al fine della tutela degli Infermieri e della
qualità delle prestazioni che sono chiamati a rendere, che spesso
operano in assenza del medico, soli in situazioni ad elevata tensione
e gravità ma chiamati a prendere decisioni, spesso salva vita, in
circostanze che richiedono professionalità e devono potersi svolgere
senza ostacoli causati da problemi che già si ritenevano superati.
Si
approfitta della presente nota per rivolgere un “grazie” agli
sforzi effettuati dal D.G. della ASL BA (Dott. Montanaro) per la sua
fattiva e operosa risposta alla richiesta di questo Ente riguardo
alla necessità di garantire la presenza infermieristica su tutte le
ambulanze in servizio nel territorio di competenza, in ossequio alle
disposizioni di legge .
Un
grazie doveroso ai tanti Colleghi Infermieri del servizio 118 per le
puntuali informazioni che ci fanno pervenire e per le valutazioni di
merito che riscontrano nell’esercizio delle proprie attività
professionali nell’evidente segno di una fattiva collaborazione per
il miglioramento della qualità delle cure infermieristiche a
beneficio dell’utenza
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