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Centro trapianti, rischio chiusura "Mancano gli infermieri"

Lettera della direzione all'assessore alla Sanità: "La situazione è molto critica, bisogna intervenire immediatamente per scongiurare gravi conseguenze"





Centro trapianti, rischio chiusura "Mancano gli infermieri"




Colpa del blocco dei turn over, colpa dell'estate e dei turni di ferie. Ma se dall'assessorato alla Sanità della Regione non arriveranno risposte a breve il sistema dei trapianti piemontese potrebbe entrare in crisi nel giro di poche settimane, fino ad arrivare allo stop momentaneo nei mesi più caldi. C'è chi ipotizza una data: a giugno si chiude. Il campanello d'allarme viene suonato ufficialmente con altri toni  dal professor Antonio Amoroso del Centro Regionale dei Trapianti che ha scritto all'assessorato di corso Regina Margherita, guidato da Paolo Monferino, per segnalare tutte le criticità del caso, a partire dai reparti del centro trapianti del rene, gestito dal professor Giuseppe Segoloni, e del centro trapianti del fegato, in mano al professor Mauro Salizzoni. Entrambi all'ospedale Molinette.

Un carteggio che finora però non ha provocato nessuna risposta da parte dell'assessorato, alle prese con la riforma sanitaria, la nomina dei nuovi vertici delle aziende e con la partita federazioni. I problemi, sia legati alla parte medica sia a quella infermieristica, sono rimasti, tra pensionamenti non reintegrati, trasferimenti, maternità e stress che si accumula. "Siamo in attesa di una risposta da parte dell'assessorato  -  sottolinea il direttore Amoroso  -  lo spirito della lettera è positivo. Si tratta di situazioni che si sono venute a creare con il blocco del turn over che riguardano tutto il sistema sanitario ma che sul fronte dei trapianti, un settore delicato e con una grande visibilità internazionale, possono avere un impatto maggiore. Rimango ottimista, spero che ci arrivi presto una risposta con delle soluzioni".
Il malessere nei reparti inizia a sentirsi, soprattutto nel reparto delle terapie intensive e soprattutto nel campo infermieristico, tra stress e turni stravolti. E c'è chi alla fine chiede di essere trasferito, come nel polo gestito da Salizzoni, dove sono ormai una quindicina gli infermieri pronti a fare le valigie.
Nelle corsie gestite da Segoloni, invece, il problema principale è quello dei medici. "Tutto dipende dal blocco dei turn over  -  spiega il primario  -  abbiamo fatto delle richieste e confidiamo che arrivino risposte sia per quanto riguarda un nuovo dirigente medico sia per quanto riguarda deroghe al blocco dei turn over. È un problema che tocca in maniera trasversale diversi reparti".

Gli elementi di criticità sono molteplici e il primario sottolinea che "se le richieste fatte riceveranno l'attenzione che meritano si potrà affrontare il periodo estivo e superare le criticità. Occorre però che le promesse fatte siano mantenute". E il direttore del Centro Trapianti Regionale, Amoroso, aggiunge: "Si è raggiunto un livello di tensione soprattutto nel personale, è necessaria una certa attenzione ed è opportuno porre rimedi per mantenere l'elevata qualità del sistema".

di DIEGO LONGHIN

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