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Le inadempienze della Polverini mettono a rischio lo sblocco del Turn Over

“Chiedere alla Regione 50 assunzioni è del tutto legittimo e rivela la crisi profonda in cui versa la sanità viterbese. Ma dopo l’ultima riunione del tavolo tecnico il governo ha chiuso i rubinetti a causa delle inadempienze della Polverini: è scritto nella relazione del tavolo stesso”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, dopo la decisione del comitato ristretto dei sindaci riunitosi ieri a Viterbo.

“L’arrivo di nuovo personale – dice Parroncini – è fortemente auspicabile, perché la situazione è al collasso: sono oltre 80 gli infermieri assenti per malattia e maternità a Belcolle e negli ospedali periferici, cui si aggiungono i posti vacanti per un totale di 150 unità. Purtroppo la richiesta formulata dai sindaci rischia di rimanere lettera morta, alla luce di quanto emerso dall’ultimo tavolo nazionale, per colpa della Polverini”.

Dopo due anni di commissariamento questa è la situazione. “Al tavolo, lo scorso aprile – continua Parroncini – è stato evidenziato il grave ritardo nell’adozione dei provvedimenti del piano di rientro: significa che la riconversione dei 24 ospedali chiusi (compresi quelli di Acquapendente, Montefiascone e Ronciglione) non è neanche partita, si è pensato solo a smantellare. Per questo il governo non eroga più fondi Fas: gli ultimi, relativi al 2009, sono arrivati lo scorso settembre. Ma la sanità non può vivere senza”.

Per quanto riguarda i precari, “il governo non ha un quadro preciso perché la Regione non lo ha fornito. E anche sulle nuove assunzioni, non è stata concessa la deroga al blocco del turnover ancora per le mancanze della Polverini”.

Intanto c’è la possibilità che fino a luglio non cambi nulla, poiché solo allora il tavolo si riunirà di nuovo. “Grazie all’inerzia del presidente della Regione – conclude Parroncini – rischiamo seriamente di rimanere senza fondi, né nuovo personale. Eppure sarebbe bastato solo presentare quanto richiesto”.

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