FESTA INTERNAZIONALE DELL'INFERMIERE: La visione del NURSIND
In occasione del 12 maggio, festa internazionale dell’infermiere,
quest’anno il sindacato Nursind ha deciso di impegnarsi in una campagna a
difesa del diritto all’assistenza infermieristica quale parte rilevante del più
ampio diritto alla salute, costituzionalmente fondato.
Le ormai innumerevoli norme a carattere finanziario (DEF, Patto per la
salute, legge di stabilità, accordi stato-regioni, …) hanno come filo
conduttore il de-finanziamento del sistema e il taglio delle risorse
contrattuali, organizzative, strutturali e umane.
Le organizzazioni dei servizi sanitari vivono in perenne riorganizzazione
al fine di ridurre continuamente le spese di gestione.
L’impatto più rilevante e costante si ha verso il personale, visto come
spesa piuttosto che come valore di produzione.
Le carenze organizzative non rappresentano più un’eccezione ma strategia di
risparmio a scapito della sicurezza degli operatori (non a caso è sempre più
rilevante la necessità di una norma che deresponsabilizzi il personale
sanitario) e della qualità dei servizi che si vogliono formalmente sempre più
ampi ma con minor personale (vedi il fenomeno delle liste d’attesa, delle code
ai pronto soccorso, del taglio dei posti letto ad invarianza del fabbisogno,
…).
Per questo motivo il nursind nel recente libro “il riformatore e
l’infermiere. Il dovere del dissenso” ha declinato parte della questione
infermieristica attraverso la descrizioni di fenomeni come il demansionamento
della categoria, della decapitalizzazione e dello sfruttamento degli infermieri
occupati che fanno da contraltare alla
sempre maggiore disoccupazione della categoria.
Dotazioni organiche sottostimate, blocco del turn over, blocco
contrattuale, taglio di istituti contrattuali, sovraccarico di lavoro pongo a
rischio la qualità dell’assistenza infermieristica.
Tutto ciò è spesso colmato e compensato citando la deontologia.
Il codice deontologico dell’infermiere del 2012 prevede all’art. 49 che:
“L’infermiere, nell’interesse
primario degli assistiti, compensa le carenze e i disservizi che possono
eccezionalmente verificarsi nella struttura in cui opera. Rifiuta la
compensazione, documentandone le ragioni, quando sia abituale o ricorrente o
comunque pregiudichi sistematicamente il suo mandato professionale.”
Nursind ritiene che non è possibile una giustificazione deontologica delle
situazione che minano il mandato professionale visto che queste sono organiche
al sistema come sopra descritto.
Pertanto, attraverso una lettera aperta rivolta a tutti i collegi e alla
federazione della rappresentanza infermieristica che emana il codice stesso, si
chiede di abrogare questo articolo che contrasta con la tutela della
professione e il diritto dei cittadini di ricevere assistenza infermieristica
professionale adeguata.
Segretario Nazionale Nursind
mail:
andrea.bottega@nursind.it
cell. 3484722368
fax: 02700511069
Pec: nazionale@pec.nursind.it
www.nursind.it
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