Barbara Mangiacavalli è la nuova presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi
Barbara Mangiacavalli, 46 anni, dirigente del Servizio infermieristico tecnico e riabilitativo aziendale (Sitra), presso la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, è la neo eletta Presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi
Barbara Mangiacavalli, 46 anni, dirigente del Servizio infermieristico tecnico e riabilitativo aziendale (Sitra), presso la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, è la neo eletta Presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, di cui fanno parte 103 Collegi provinciali con 423.397 iscritti. Oltre alla laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche all'Università di Milano, Mangiacavalli è laureata In Business administration alla Canterbury University (UK) e in Amministrazioni e politiche pubbliche all'Università di Milano.
La neo-presidente subentra per il triennio 2015 2017 alla senatrice Annalisa Silvestro che per quindici anni è stata alla guida dell’Ipasvi.
“Tutti i colleghi del Comitato centrale hanno inteso valorizzare – dichiara la senatrice Annalisa Silvestro, consigliere e presidente uscente della Federazione – la capacità, la competenza ed anche l’esperienza che Mangiacavalli ha in abbondanza cosa che mi fa dire che lavoreremo bene tutti insieme ed in maniera integrata”.
“Continueremo nel nostro percorso – afferma Barbara Mangiacavalli, neo-presidente Ipasvi - con forza e determinazione. All’infermiere è sempre mancato qualcosa per far decollare la sua professionalità. Un passo alla volta abbiamo affrontato e superato una serie di ostacoli. Ora l’ultimo che abbiamo di fronte è quello delle competenze specialistiche. E supereremo anche questo ostacolo con coraggio e onestà intellettuale che auspichiamo ci sia anche da parte delle altre professioni e delle istituzioni. Siamo più che disponibili ad essere messi alla prova”.
Il triennio 2015-2018
Tra le linee programmatiche del nuovo Comitato centrale - in sintonia e continuità con il lavoro svolto nel triennio precedente – è previsto di rendere gli infermieri protagonisti del proprio futuro, assumendo un ruolo più forte e di solida presenza dove si discute, si dibatte e si decide per la sanità, per la formazione, per le professioni, per il lavoro.
Il Comitato centrale darà sostegno pineo ai Collegi provinciali e ai coordinamenti regionali anche nell’attuazione del Patto per la Salute e nel nuovo disegno dell’assistenza in ospedale e sul territorio: questi infatti dovranno essere il “luogo” per i cittadini e i liberi professionisti dove si incrociano con trasparenza domanda e offerta di professionalità e assistenza infermieristica.
Tra le novità in cantiere per il prossimo triennio anche la realizzazione del percorso di accreditamento dei professionisti per certificare le competenze acquisite e la qualità della professione anche nel libero mercato.
Tra gli obiettivi c’è poi l’aggiornamento del Codice deontologico e il riconoscimento e il coinvolgimento nei processi assistenziali della figura dell’infermiere specialista, anche con un confronto con le altre professioni sanitarie per la definizione dei reciproci ambiti professionali.
In questo triennio poi si dovrà favorire la libera professione, le funzioni manageriali, di direzione e di coordinamento e realizzare con Istituzioni, Società scientifiche e rappresentanze dei cittadini linee guida, standard assistenziali, criteri per la definizione del fabbisogno di infermieri, indicatori di esito e risultato sia per l’ospedale, sia per il territorio che per l’assistenza domiciliare, anche sostenendo l’ampliamento del numero di infermieri ricercatori e professori nelle Università.
Fonte: Ipasvi.it
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