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Stabilizzazione precari. Lorenzin firma il dpcm. Ma non è giusto parlare di stabilizzazioni, ma di concorsi con posti riservati.

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato il Dpcm (Decreto del presidente del consiglio dei ministri) che prevede la stabilizzazione di migliaia di lavoratori precari del Servizio sanitario nazionale (Ssn). A renderlo noto è un comunicato del ministero.
“Questo Dpcm – argomenta il ministro – e’ un primo passo per dare risposte ai lavoratori del Servizio sanitario nazionale che attendono da anni di essere stabilizzati. Sappiamo che c’e’ ancora tanto da fare e che questo provvedimento non azzera tutto il precariato in sanita’, ma e’ sicuramente l’inizio di un percorso virtuoso che ha come finalita’ ultima quella di eliminare le sacche di precariato presenti nelle Aziende ospedaliere italiane”.
Il testo del Dpcm, si legge nella nota del ministero, “prevede la possibilita’ di avviare procedure concorsuali riservate al personale precario degli enti del Servizio sanitario nazionale per coprire sino al 50% dei posti disponibili. Potranno accedere alla stabilizzazione i precari del Ssn che abbiano prestato un servizio effettivo non inferiore ai tre anni nell’ambito del quinquennio precedente”. Il decreto disciplina anche “le procedure di reclutamento speciale per lavori socialmente utili (LSU) e per lavori di pubblica utilita’ (LPU); la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato che si programma di stabilizzare; la possibilita’ di partecipare alle procedure in questione per il personale dedicato alla ricerca in sanita’ e per il personale medico dei servizi di emergenza e urgenza delle aziende sanitarie locali, con almeno 5 anni di prestazione continuativa, ancorche’ non in possesso della specializzazione in medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza. In particolare, per quel che riguarda l’ambito di applicazione del decreto, le procedure previste sono riservate al personale del comparto sanita’ e a quello appartenente all’area della dirigenza medica e del ruolo sanitario degli Enti del SSN”.

Ma quanto è giusto parlare di stabilizzazioni?

Come detto prima il dpcm da la possibilità di avviare procedure concorsuali. Nel momento in cui sarà bandito il concorso, solo il 50% dei posti messi a concorso saranno riservati a chi abbia maturato i termini sopracitati e comunque dovrà affrontare un concorso e competere con altri e tanti colleghi nella medesima situazione.
Ma questo non ci è chiaro. Esempio: concorso per 10 posti di infermiere significa che 5 posti saranno riservati a chi ha raggiunto i requisiti. Nel momento in cui tutti i precari partecipassero, ovviamente non tutti rientrerebbero nei posti disponibili. Come si procederà? I precari saranno poi lasciati a casa o si continueranno a fare concorsi su concorsi? Bah...

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