Garza dimenticata in vagina: Infermieri e medici in tribunale
Per due anni ha vissuto con una garza e
dei filamenti all’interno della vagina dopo avere subito in
intervento chirurgico nel reparto di ostetricia e ginecologia
dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. Oggi, per quella
incredibile vicenda ci sono tre medici e due infermieri, all’epoca
in servizio presso la struttura sanitaria di contrada Giarre, sotto
processo con l’accusa di lesioni aggravate.
Questa l’incredibile vicenda vissuta da
una donna di 55 anni C. B, residente a Canicattì e che adesso chiede
giustizia per i problemi che ha subito. La sua storia ha inizio nel
2009, quando per problemi ginecologici viene sottoposta ad un
intervento chirurgico. Tutto sembra finito nel migliore dei modi con
l’operazione chirurgica che secondo i medici era riuscita
perfettamente.
Ma un mese dopo l’operazione la donna
inizia ad avere i primi problemi. Il marito, dopo alcuni giorni di
febbre alta la porta al pronto soccorso dell’ospedale di Canicattì
ed avviene il ricovero. I medici, le prescrivono una cura e dopo
alcuni giorni la mandano a casa. Ma i fastidi per la signora non
finiscono e vanno avanti. Accusa dolori sempre nella stessa zona.
Le cure però sono sempre le stesse sino
a quando un giorno la signora non decide di farsi visitare da un
ginecologo in servizio presso l’ospedale Civico di Palermo. Ed è
qui che il professionista scopre la causa dei malesseri della
signora. Durante un intervento chirurgico saltano fuori la garza ed
alcuni filamenti dei punti di sutura che erano stati applicati a C.
B, due anni prima dai colleghi dell’ospedale di Canicattì.
Scoperta la causa del suo malessere e
rimosso tutto dalla successiva operazione effettuata nel capoluogo
siciliano, la donna presenta denuncia e da qui parte l’indagine da
parte della Procura della Repubblica di Agrigento che porta prima al
rinvio a giudizio dei medici e degli infermieri e successivamente al
processo nei confronti dei componenti dell’équipe medica del
Barone Lombardo che nel 2009 l’avevano sottoposta all’intervento
chirurgico all’utero.
Sotto processo sono finiti l’ex
primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di
Canicattì, R. P., ed i componenti dell’équipe: il ginecologo V.
S., l’anestesista D. C. e gli infermieri A. A. e D.B. Ieri, nel
corso dell’udienza, il Got Francesco Galiano si è dimesso dal
procedimento ed al suo posto è stato nominato un altro giudice
onorario la dottoressa Ferraro che ha rinviato il procedimento al
prossimo 20 di dicembre.
Processo che adesso rischia di ripartire
da zero, quando invece era andato avanti in maniera spedita. La
donna, che si è costituita parte civile, è assistita dall’avvocato
Giacinto Paci, mentre gli imputati sono rappresentati dagli avvocati
Luigi Mulone, Diego Guadagnino e Valentino Sclafani.
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