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Policlinico TorVergata: Al pronto soccorso un infermiere per 35 pazienti

Un infermiere ogni trentacinque pazienti, mentre il rapporto dovrebbe essere di uno a dieci. Il pronto soccorso del Policlinico Tor Vergata è al collasso. Il personale è carente rispetto al numero dei malati. Ma la situazione è drammatica anche nel reparto di radiologia dove lavorano 37 tecnici, di cui sei attualmente fuori servizio per maternità e malattia, mentre ce ne dovrebbero essere almeno quindici in più. Intanto, l’ospedale ha pronti 40 posti letto che, a causa della mancanza di personale, restano chiusi, «con il rischio di mettere le barelle nei corridoi dei reparti per l'elevato afflusso di pazienti» denunciano dal nosocomio.

Ieri pomeriggio nell’unità dell’Obi, Osservazione breve intensiva, del pronto soccorso «in uno spazio progettato per dodici pazienti, al massimo sedici, alle ore 15.11 ne erano presenti 68, assistiti da appena 2 infermieri - spiega Duccio Prosperi, dirigente sindacale Confsal Università - La Regione vuole che il Policlinico Tor Vergata sia un'eccellenza e accolga i malati dell'asl RmB, compresi quelli dei Castelli romani. Ma in questo modo non è possibile lavorare sia per infermieri e tecnici che affrontano turni estenuanti, sia per i pazienti».

Il Pronto soccorso sembra non gestire più l’elevato numero dei malati. «Sette infermieri a turno sono pochi - chiarisce Prosperi - Ce ne dovrebbe essere uno ogni dieci pazienti e invece mediamente quest'ultimo numero si triplica, arrivando anche a un rapporto di un infermieri a trentacinque malati». Ieri gli infermieri di turno la mattina hanno inviato una lettera alla dirigenza per spiegare il «notevole disagio» che si registra in pronto soccorso e provoca il «rallentamento delle procedure diagnostiche e terapeutiche». Ma i problemi ci sono anche in radiologia, dove su 37 tecnici ne lavorano attualmente 31, tra maternità e malattie. La notte ce ne sono in servizio due, uno per le urgenze e uno per il pronto soccorso. «Facciamo turni massacranti con carichi di lavoro eccessivi. Ci vorrebbero almeno quindici persone in più. Ma le assunzioni sono bloccate ormai da quando Marrazzo era presidente della Regione - denuncia un tecnico di radiologia che lavora da quasi dieci anni a Tor Vergata - Facciamo una tac ogni quarto d’ora. Il turno di notte parte alle 20 e finisce alle 8, sono dodici ore di lavoro. Andiamo avanti solo per i pazienti».

Insieme a Cisl Università e Cgil Flc, la Confsal Università ha scritto una lettera alle direzioni amministrativa, sanitaria e infermieristica per denunciare anche il «grave disagio» per la mancata programmazione dei turni di lavoro del reparto di radiologia. «Il 25 di ogni mese vengono resi noti i turni di quello successivo. Siamo al 4 e i turni sono fermi all'11 dicembre» spiega Prosperi. Il Policlinico Tor Vergata ha pronti circa 40 posti letto che, tuttavia, a causa della carenza di personale, restano chiusi. «Si trovano tra medicina generale, terapia intensiva, chirurgia e altri reparti - conclude Prosperi - Il problema è che non si possono aprire se non c'è personale. La dirigenza è castrata dalle deroghe regionali. Se la Regione punta su una strategia basata sul risparmio, deve farla senza penalizzare lavoratori e pazienti. Il rischio è che oltre alle barelle nei corridoi del pronto soccorso, si arrivi a metterle anche nei corridoi dei reparti per l'elevato numero di pazienti».

Giulia Bianconi

Fonte: il tempo.it



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