SOGNANDO UN POSTO DI LAVORO…
La crisi economica che
sta soffocando tutti i settori economici del nostro Paese si sta facendo
sentire anche nel settore sanitario, con strutture che riducono i posti letto,
altre private costrette a chiudere, lavoratori sempre più stanchi gravati da turni
di lavoro massacranti. In questo discorso va inserita anche la questione “rinnovo
generazionale”, con infermieri che vanno in pensione dopo 42-3 anni di servizio,
ma sostituzioni…”ZERO”!!!
Ecco perchè quella che
un giorno era una professione ambita, ben retribuita, che riusciva a dare uno
spiraglio occupazionale anche in periodi bui di disoccupazione generale, è di
ventata oggi anch’essa la professione dei disoccupati per eccellenza. Non di
rado ci si imbatte infatti in colleghi che da anni sono costretti a lavorare in
nero, o assunti come OSS in case di riposo, con contratti part-time che di part-time
hanno solo la retribuzione, o colleghi fermi a casa da anni in attesa di
risposte di concorsi pubblici che non arriveranno mai!!!
Esempio di questa
situazione è il concorso pubblico indetto a Desenzano, concorso per “zero”
posti di ruolo, fatto per redigere una graduatoria dalla quale attingere
personale ad incarico a tempo determinato in caso di sostituzioni urgenti (vedi
lunghe malattie, gravidanze, aspettative ecc.). Nonostante questo, si sono
presentati in 880!!!!!!!
Sperando che questo
periodo abbia un fine prossimo, e sperando che le istituzioni si rendano
conto che settori come quello sanitario, dell’istruzione, della ricerca, sono
quelli dove meno si dovrebbero operare i tagli, noi ci sentiamo in dovere
di dire “STRINGETE I DENTI RAGAZZI”, non fate che questa società che ci
ghettizza agli ultimi posti possa spegnere quella passione nell’aiuto del
prossimo che sta alla base della nostra professione, ricordate di essere sempre
quella candela notturna alla quale si affidano le vite di milioni di malati.
In bocca al lupo dai vostri bloggers
E veramente un momento tragico, leggevo da poco una trovata legislativa, prolungare i contratti dei precari sino al 2016.
RispondiEliminaNon vi sembra che in questo modo, i concorsi possono venir meno?.Che speranze si danno ai giovani che intraprendono questo percorso di studi?
Forse è vero, non sarà più la professione ambita di un tempo, ma anche gli altri settori non godono di ampio respiro.
Forza e coraggio ragazzi.