Abuso di professione: Somministro' antibiotico Infermiere condannato
SCARMAGNO. Il processo per la morte di
Andrea Alessio, 28 anni, il ragazzo ospitato in una casa di cura di Scarmagno,
si è chiuso lunedì pomeriggio con la condanna a trecento euro di sanzione per
l’imputato Ignace Blaise Chodaton, 50 anni, infermiere del Benin, difeso
dall’avvocato Manuel Peretti, accusato del reato di esercizio abusivo della
professione medica. La vicenda era cominciata alle sette di mattina del 20
novembre di cinque anni fa nella struttura psichiatrica di Villa Giada, in
frazione Bessolo. Alessio, ospite della struttura per problemi psichiatrici,
morì in seguito ad una polmonite. Subito dopo la morte, la Procura di Ivrea
aveva iscritto nel registro degli indagati un medico e l’infermiere.
Tre anni dopo, la posizione del medico era
stata archiviata, mentre l’infermiere del Benin era stato rinviato a giudizio
per esercizio abusivo della professione medica, nonostante, come accertato dal
medico legale Roberto Testi in sede di autopsia, l’iniezione di ceftriaxone
fatta dal paramedico a paziente poi deceduto non abbia avuto alcun ruolo nella
sua morte.
Nella vicenda la difesa ha sempre
sostenuto che era prassi normale che pazienti affetti da simili patologie
venissero curati con quell’antibiotico e spesso, non potendo rintracciare
subito i medici, anche telefonicamente, lo si somministrava informando, poi, i
dottori. Per questo l’avvocato Peretti aveva chiesto l’assoluzione. Nel caso di
Alessio, però, la situazione, a causa delle gravi condizioni del ragazzo, era
drasticamente precipitata e, nonostante quella medicina avesse prodotto effetti
positivi, non era stata comunque sufficiente a salvargli la vita.
Per l’accusa, comunque, somministrare un
farmaco senza prescrizione medica da parte di un infermiere prefigura il reato
di cui è accusato l’imputato.
17 luglio 2013
Mah, rimango perplesso....
RispondiEliminaSe l'antibiottico non ha provocato nessun danno, dove è il nesso causale?
2) Una sentenza di Cassazione se non sbaglio, assolve un OSS di abuso della professione infermieristica per aver somministrato del gardenale, argomentandolo che è autosomministrante, e condanna un infermiere per mancata prescrizione?.
Per completezza del post, vorrei leggermi le motivazioni della sentenza, mi daresti gli estremi?
grazie e complimenti
Attenzione lo condanna ad esercizio abusivo di professione e non per omicidio colposo vedi la modesta sanzione.
Eliminaallucinante, questo accade perché i giudici si affidano nelle CTU a persone che non conoscono la nostra professione.
RispondiEliminaDovrebbero iniziare a sentire qualche infermiere.
Paramedica tua sorella..
RispondiElimina