Quando i batteri resistono
L'uso scorretto determina la resistenza agli antibiotici, che l'Oms considera una delle gravi emergenze della salute pubblica globale.
Le donne con il diabete che partoriscono avrebbero, rispetto alle altre, un rischio tre volte più alto di sviluppare un’infezione da batteri resistenti agli antibiotici nel periodo che segue il parto. Lo sostengono i risultati di uno studio pubblicato sull’American Journal of Infection Control. Secondo la ricerca, il rischio c’è solo per le donne che hanno il diabete già prima della gravidanza e non per quelle che lo sviluppano nel corso dei nove mesi. La conclusione viene da un’analisi di oltre 3 milioni di donne in gravidanza. In tutto sono stati registrati circa 600 casi di infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, nella maggior parte dei casi tali infezioni comparivano tra le donne che avevano il diabete. Le infezioni più frequenti erano quelle della pelle (31% dei casi), delle vie urinarie (6,4%) e degli organi genitali (5,2%). La ragione di questa relazione non è ancora chiara.
Da ricordare
La resistenza agli antibiotici è la capacità dei microrganismi di resistere ai trattamenti antimicrobici. Per l’Organizzazione mondiale della sanità la resistenza agli antibiotici è una delle tre più gravi emergenze per la salute pubblica globale.
Da fare
L’uso scorretto degli antibiotici è una delle prime cause di sviluppo della resistenza dei batteri agli antibiotici. E’ importante quindi ricorrere agli antibiotici solo se prescritti dal medico e una volta iniziata la terapia è necessario rispettare scrupolosamente i tempi raccomandati dal medico. Interrompere la cura prima del tempo può infatti favorire lo sviluppo di batteri resistenti.
Per approfondire
Fonte : ipasvi
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