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ARRESTATI MEDICI ED INFERMIERI PER MALTRATTAMENTI



FICAROLO (ROVIGO) - La squadra mobile di Rovigo ha eseguito nelle prime ore del mattino dieci arresti per maltrattamenti di anziani e disabili all'interno della struttura psichiatrica "Istituti polesani" di Ficarolo. L'indagine, durata mesi, è stata coordinata dal sostituto procuratore Monica Bombana, gli arresti sono stati eseguiti della squadra mobile della questura di Rovigo, guidata dal vicequestore aggiunto Bruno Zito.

Per altre cinque persone, comunque indagate nel procedimento, non sono invece state emesse misure.

Tutti sono chiamati in causa perché, nella loro qualità di medici, infermieri o operatori sanitari, avrebbero maltrattato ospiti della struttura.

Nel corso della complessa indagine determinanti sono state le riprese ottenute dalle telecamere nascoste, che hanno consentito agli investigatori di monitorare la situazione all'interno della struttura. E' in questo modo che sono emersi i maltrattamenti contestati: percosse e atti bruschi e violenti nei confronti degli ospiti, sovente persone in chiaro stato di difficoltà psichica. Il blitz ha tenuto impegnata la polizia di Stato dalla notte scorsa alle prime ore del mattino di ieri. I destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere sono stati raggiunti dai poliziotti al proprio domicilio.

I dieci arresti con custodia cautelare in carcere arrivano a pochi giorni di distanza dalla conferenza stampa organizzata dai vertici della struttura e alla quale aveva preso parte anche il sindaco di Ficarolo.

Nel corso dell'incontro, programmato dopo le lamentele e denunce di alcuni familiari di degenti, era stato assicurato che tutto era in ordine e non c'erano problemi di sorta nel trattamento riservato agli ospiti della struttura.

L'indagine ha preso il via proprio dalla denuncia presentata lo scorso anno da alcuni parenti delle vittime che avevano notato lividi ed ecchimosi sul corpo dei loro familiari ospiti della struttura.

I successivi accertamenti hanno fatto emergere già dopo i primi elementi acquisiti una situazione estremamente preoccupante e ben presto i tremendi sospetti hanno preso forma e realtà: i maltrattamenti, consistenti in schiaffi, pugni, spintoni, tirate di capelli, umiliazioni e vessazioni, erano all'ordine del giorno.

Alle richieste dei familiari delle vittime di avere chiarimenti circa le lesioni riscontrate ai propri cari lì ricoverati, il personale dell'Istituto si giustificava, sostenendo che gli ospiti si erano infortunati a causa delle precarie condizioni fisiche, derivanti da problematiche motorie o da malattie psichiatriche.



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