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I SENSI DEGLI INFERMIERI

Una delle cose che amo della infermieristica è che fondamentalmente si tratta di una professione sensoriale. Cioè, gli Infermieri spendono molto del loro tempo a cercare di capire cosa sta succedendo per un paziente utilizzando i loro sensi. Noi Infermieri, tocchiamo, ascoltiamo, guardiamo e odoriamo perfino, al fine di assicurare  il benessere del Paziente, ma anche per cercare di scorgere qualche processo patologico, e agire prima che sia troppo tardi. Quando un Paziente si lamenta di dolori addominali, per esempio, un Infermiere farà al paziente alcune domande (Quando è cominciata? Quando è l’ultima volta che è andato di corpo? È un dolore lancinante o si sente più come crampi? E’ intermittente o costante etc etc). A seconda del livello di dolore, l ‘ Infermiere può escludere alcune patologie sentendo sistematicamente l’addome del paziente alla ricerca di eventuali masse e anche ascoltando (con uno stetoscopio) ogni rumore intestinale, un segno che la peristalsi funziona normalmente. È in questo senso allora che l’ infermieristica è un piccolo lavoro investigativo. Un Infermiere cerca di raccogliere più dati grezzi possibili circa la situazione attuale del paziente e quindi valutare se è necessario un ulteriore intervento medico. Quello che trovo molto interessante, tuttavia, è come noi Infermieri ci basiamo non solo sul senso della vista per fare queste valutazioni. Noi Umani, usiamo i nostri occhi più di qualsiasi altro organo per dare un senso al nostro mondo, per orientare noi stessi, ma sempre più per organizzare le nostre vite.  L’intrattenimento è legato completamente al guardare. Gli schermi sono dappertutto. È possibile guardare la televisione a casa in salotto, in ufficio sul computer, sul cellulare, o anche dal retro del sedile davanti a voi durante un volo transcontinentale. Qualcuno potrebbe obiettare che questa proliferazione di vista e tecnologie visive ha portato ad una certa ridondanza di altri sensi. Chi parla più del profumo di fiori freschi, quando così tanto del nostro tempo è una raffica crescente di piaceri visivi. Il Nursing,  è una professione che ha resistito a questa tendenza e qui ci sono alcuni esempi: Udito In infermieristica si chiama auscultazione. Fondamentalmente è quando si ascolta: ascoltare i ritmi cardiaci, ascoltare i rumori intestinali, ascoltare la respirazione. A volte usiamo stetoscopi, a volte usiamo solo le nostre orecchie. Come chi lavora nel turno di notte, sempre consapevole dei suoni provenienti dai  Pazienti: gemiti, lamenti o suoni che indicano un paziente  irrequieto. Tatto Forse il più sottovalutato di tutti i sensi, il tatto è un momento determinante tra infermiere e paziente. Può essere utilizzato come mezzo di diagnosi come elencato sopra, ma anche per empatia, conforto e rassicurazione. Dico ciao ad un paziente per la prima volta toccandogli sul braccio o sulla spalla. Per me è tanto importante come mezzo per stabilire un rapporto, per cominciare a dissipare i timori. Come ho accennato prima gli infermieri svolgono una serie di procedure dolorose e invasive su base giornaliera. Per fare questo abbiamo bisogno di avere stabilito un buon rapporto con i nostri pazienti e di avere la loro fiducia. Odorato Un mio buon amico, infermiere, può dire con precisione quando l’ intestino di un paziente è colonizzato da batteri particolarmente dannosi:  Clostridium Difficile ed Enterococchi. Mentre penso che questo amico è particolarmente sensibile, è abbastanza comune per gli infermieri fare la diagnosi di semplici infezioni del tratto urinario, sulla base dell’odore della urina del loro paziente. Francamente, una infezione produce urina maleodorante. Gusto Ok… E’ troppo, davvero, anche per fli infermieri. Vista Non fraintendetemi, l’ infermieristica è anche una professione molto visiva. Siamo costantemente a fare valutazioni visive sui nostri pazienti per cercare di capire come stanno progredendo. Quando cammino in una stanza guardo il paziente e cerco segni vitali. Respira? Ci sono segni di deterioramento? Sempre più spesso però ci viene chiesto di fare affidamento su rappresentazioni visive dei nostri pazienti. Raggi X, TAC, risonanza magnetica, Saturimetri etc etc. Man mano che progrediamo nel ventunesimo secolo, la medicina è sempre più visuale. La questione è non è dietrologica, fare affidamento su immagini può ridurre la nostra capacità di valutazione come infermieri? Credo che gli ausili siano necessari, ma pur sempre ausili. L’ Infermiere del resto ha una concezione Olistica del Paziente. Con tutti i cinque sensi, o forse sei…     

Claudio Giulio Torbinio 
Fonte: thedailynurse.eu

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