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MANIFESTAZIONE SANT’ANDREA ROMA 12 GIUGNO ’14 E PRESIDIO FISSO

Il 12 Giugno scorso si è svolta una manifestazione dei lavoratori all’interno dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma per sensibilizzare utenza, Direzione ed opinione pubblica sulla grave situazione di disagio che da anni stanno vivendo i pazienti ed i lavoratori del pronto soccorso dell’ospedale in questione.

Grande partecipazione dei lavoratori e commenti positivi dei pazienti e dei parenti presenti sul piazzale principale dell’ospedale; sono state affisse bandiere e striscioni non per mera visibilità delle sigle sindacali che hanno organizzato la protesta (SI CEL e FLP), ma per dare un segno tangibile di presenza e di dissenso nei confronti di una politica aziendale caratterizzata da lassismo e che ha portato, nel corso degli anni, all’attuale situazione di sovraffollamento del pronto soccorso, con le ben note difficoltà per pazienti ed operatori che abbiamo più volte denunciato nei precedenti comunicati stampa: pazienti che attendono in promiscuità un posto letto nei reparti di degenza su scomode barelle, con la luce accesa h 24, con soli 3 bagni a disposizione, a volte senza lo spazio fisico per scendere dalle barelle.

I responsabili delle OO.SS organizzatrici, Alessio Minadeo (SI CEL) ed Elena Izzo (FLP), hanno urlato al megafono le motivazioni della manifestazione e sono stati ascoltati con attenzione dagli antistanti e , come si è notato dall’apertura di molte finestre sulla facciata del nosocomio, anche dai lavoratori in servizio.

Alla manifestazione erano presenti anche il Segretario Generale del SI CEL Dr Dario Miccheli ed il Coordinatore Nazionale sanità pubblica, privata e Croce Rossa Dr Andrea Paliani.

La manifestazione si è poi spostata, attraverso la sala d’aspetto del pronto soccorso, allo spiazzo erboso antistante il pronto soccorso stesso, dove è stata montata una tenda per proseguire la manifestazione con presidio fisso avvalendosi anche di uno stanzino inutilizzato della camera calda del pronto soccorso.

Il Direttore Generale dell’ospedale, Dr Egisto Bianconi, ha dato segno di grande disponibilità recandosi presso il presidio dei lavoratori, dove si è fermato per circa due ore ascoltando le proteste e cercando di dare risposte; purtroppo per lui non è facile dare risposte certe e concrete essendo stato nominato Direttore Generale da poco tempo e trovandosi di fronte ad una situazione caratterizzata da anni ed anni di lassismo organizzativo; ha chiesto tempo e pazienza a lavoratori che di tempo e pazienza non ne hanno più e il cui presidio fisso davanti al pronto soccorso avrà lo scopo di mettergli fretta nel cercare di risolvere una situazione indecente che non può far parte di una struttura di eccellenza del SSN e che non può essere giustificata da uno scarno accesso di pazienti in pronto soccorso (media di 143 giornalieri, a cui vanno sottratti i pazienti pediatrici, ginecologici, ortopedici ed oculistici – dalle 8 alle 14 – e gli innumerevoli pazienti che si allontanano a causa degli indeterminabili tempi di attesa), ma che va ricercata in un gioco di posti letto presenti ma non comunicati, come testimoniabile da parte di gran parte dei lavoratori dei reparti di degenza.

Non vogliamo certo insinuare che questi posti letto siano tenuti “in caldo” per ricoverare pazienti provenienti dal territorio, magari transitati da qualche studio provato dei vari professori che operano all’interno della struttura, che il responsabile del pronto soccorso sia a conoscenza di questo e non faccia nulla per impedirlo, che il “facilitatore dei ricoveri” sia a sua volta complice di questasituazione… non lo vogliamo insinuare ma di certo il sospetto potrebbe venire a molti.

Ci auguriamo che il Dr Bianconi, neo Direttore Generale, sia solerte nell’attuare tutta la serie di migliorie che ha in mente, prima che il tempo lo porti a rimanere invischiato nella mala gestione degli ultimi anni.

I lavoratori rimangono in presidio organizzandosi in turni volontari ed assicurando al 100% il servizio (straordinari compresi) per non gravare ulteriormente su una situazione già disastrosa.

Nel frattempo si ha notizia, attraverso una mail indirizzata dall’avvocato Bucci alla redazione di un quotidiano online che ha parlato della situazione, che il prof Di Somma, responsabile del Pronto Soccorso, ha querelato sia il giornale stesso sia il Segretario nazionale federazione sanità pubblica del SI CEL Alessio Minadeo, per “l’ottenimento al detto prof Di Somma del risarcimento di notevoli danni”.


Comunicato stampa


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