Infermieri assolti, è stato fatale lo scatto improvviso del paziente
Tre infermieri sono sottoposti a processo sul prospettato omicidio colposo commesso, ai danni di un uomo, in violazione delle norme precauzionali concernenti l’esercizio della professione sanitaria infermieristica, provocando una emorragia al paziente a seguito della caduta dello stesso dal letto sul quale gli indagati erano intenti a sistemarlo. Assolti dai giudici di merito, la vicenda viene affrontata dalla Corte di Cassazione (sentenza 41426/13) alla quale si sono rivolti le parti civili. Ma il verdetto non cambia. Infatti, il paziente, anche se «parzialmente autosufficiente», era stato avvolto con delle coperte e accudito in modo tale da assicurare il compimento di tutto ciò che era nelle relative possibilità per evitare la caduta. Anche perché a causare la caduta dell’anziano paziente era stato il suo gesto inconsulto e imprevedibile. E poi – concludono gli Ermellini – non era stato possibile applicare le sponde di contenzione al letto del paziente, in quanto le stesse possono essere sollevate solo al termine del posizionamento del catetere e della definitiva sistemazione del paziente nel letto. Ricorso infondato dunque e ricorrenti condannati al pagamento delle spese processuali.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it
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