ASSURDO - L’infermiere un “recluso per contratto” deve sottoporsi al regime di controllo della sua “semilibertà vigilata”
Dopo l’incontro sul Comitato di settore (regioni) e sindacati della sanità e delle autonomie locali sul rinnovo dei contrattuali del pubblico impiego dopo la proposta del Nursind che ha dichiarato: “Disponibili alla contrattazione solo se disponibili anche risorse economiche. No ad un contratto solo normativo.” arriva immediata la risposta del Ministero della Salute. Da notizie non ancora confermate sembrerebbe che i tecnici che supportano il lavoro della Lorenzin stiano preparando una relazione accurata sugli incentivi per gli infermieri che potrebbero giungere addirittura a fine febbraio. Posto l’impossibilità di rinnovi contrattuali economici la piattaforma elaborata prevede l’introduzione di un badge digitale, di un pulsossimetro interattivo e “naturalmente” del braccialetto elettronico.
In ordine. L’introduzione del badge digitale consentirà un grosso risparmio in termini economici perché lo stesso annullerà completamente l’eventualità di tempi morti durante l’orario di servizio. Si tratta di un dispositivo che sarà installato nel telefono cellulare di ogni infermiere. In pratica, ogni qualvolta l’infermiere dovesse rispondere al cellulare durante l’orario di servizio, il dispositivo invierà alla direzione di presidio gli effettivi minuti di conversazione che saranno debitamente tolti dal monte orario e/o eventualmente compensati con la corrispondente decurtazione economica.
Il pulsossimetro interattivo è la vera innovazione di cui vanno già fieri al Ministero della Salute anche se momentaneamente lo stesso, non è stato ancora promozionato e quindi conosciuto dei media. Entrerà in funzione contemporaneamente alla presa di servizio dell’infermiere. Saturazione e frequenza cardiaca saranno visionati da una centrale operativa. Nell’istante in cui i parametri di cui sopra, dovessero scendere sotto lo standard, il sistema invierà dei dati al pulsossimetro che li convertirà in impulsi elettrici ad alto voltaggio che “stimoleranno” l’infermiere a …..poter dare di più!!!!
Il braccialetto elettronico infine sembra poter essere già stato inserito nei prossimi lavori parlamentari su proposta di alcuni dirigenti del Ministero di Giustizia. Ritengono infatti i collaboratori del Ministro Cancellieri che c’è trattamento disparitario tra le diverse tipologie di carcerati. Essendo infatti considerato l’infermiere un “recluso per contratto” deve sottoporsi al regime di controllo della sua “semilibertà vigilata”. Il Braccialetto Elettronico sarà posizionato sulla caviglia dell’infermiere. Un’Unità di Sorveglianza Locale (SMU), simile ad una comune radiosveglia, viene installato nell’unità operativa del soggetto sottoposto al controllo e riceve i segnali inviati dal Braccialetto Elettronico all’interno di un perimetro ben definito. Il “detenuto” deve rimanere nel raggio di comunicazione delle due periferiche: in caso contrario scatta immediatamente l’allarme.
FONTE: infermieristicamente.it
Dai Lorenzo.....è vero che non siamo considerati nel modo giusto, però questo dipende anche da noi, dipende da come ci presentiamo.
RispondiEliminama dai non ci credo...! E dove troverebbero il soldi per questo popo' di apparecchiature??
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