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Non risponde di omicidio colposo un infermiere che non si accorge della deconnessione di un catetere venoso giugulare e della relativa emorragia

giugularePaziente ricoverato e sottoposto a intervento cardiochirurgico viene prima ricoverato nel reparto degenza e successivamente in terapia intensiva dove si constatava il decesso per “ischemia del miocardio scaturita dalla trombosi completa del lume della vena safena autologa determinata dalla perdita ematica acuta causata dalla deconnessione del catetere venoso centrale giugulare applicato alla paziente. In conclusione, la perdita ematica coaegendo con altri fattori aveva determinato la trombosi”
Nel giudizio di primo grado vengono chiamati a rispondere del reato di omicidio colposo il medico di guardia del reparto di cardiochirurgia nonché i due infermieri in servizio (uno “professionale” e l’altro generico). Il medico viene assolto mentre vengono condannati entrambi gli infermieri per sei mesi di reclusione. Per il Tribunale  il decesso del paziente era “da ascriversi agli infermieri perché essi avevano omesso di controllare con la dovuta attenzione l’avvitamento del catetere alla rubinetteria, avevano omesso di fare il giro del capezzale della paziente per verificare che il catetere non si fosse deconnesso e non avevano avvisato il medico di guardia dell’accaduto, posto che questi  aveva avuto conoscenza della deconnessione solo alle ore 7,45 in occasione della visita della paziente”. Tali condotte di carattere omissivo erano da considerarsi “eziologicamente incidenti sull’evento luttuoso poiché avevano determinato il prodursi della perdita ematica che aveva innescato la trombosi e quindi l’ischemia acuta del miocardio”.
Scarica l’articolo e la sentenza Catetere venoso omicidio colposo
Fonte: lucabenci.it

5 commenti:

  1. Io, da infermiere imputato di un simile reato, farei per prima cosa fare una perizia tecnica, sia al catetere centrale ed anche ai rubinetti ad esso collegati.
    Lavorando in area critica, troppo spesso ci siamo accorti sia io e i miei colleghi e anche i medici, che alcune partite e marche di rubinetti sono completamente fuori standard come raccordo a vite e spessissimo si allentano o addirittura é impossibile avvitarli in maniera sicura.
    La responsabilita' della fornitura di materiali idonei e sicuri di chi é ?, gli operatori spesso sono costretti ad utilizzare materiali non idonei e insicuri per i pazienti, perche non ci sono alternative, o li usi o altrimenti non puoi lavorare !.

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    1. assolutamente vero e spesso i difetti sono occulti,e te ne accorgi solo dopo l' impiego.

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    2. Condivido in pieno con i colleghi, la maggior parte delle volte il materiale in uso, non e' per nulla sicuro anzi al contrario pieno di difetti occulti.
      Chissa' perche' la colpa alla fine e' sempre nostra,per giunta poi con l'accusa di non aver monitorato a modo e dovere il malato.

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  2. Su questo avete ragione, ma dico io, almeno fare il giro pazienti come si deve. Già lì ci si sarebbe accorti della perdita ematica.

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  3. Sono d'accordo con tutti, spesso il materiale è scadente ma il controllo dei pazienti è fondamentale...

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