DIGITALIZZAZIONE DELLA SANITA’
Con la
digitalizzazione della sanità si possono risparmiare oltre 7 miliardi in tre
anni. Ma c’è un problema. La spesa complessiva per la digitalizzazione della
nostra sanità nel 2013 si è ridotta del 5 per cento, dopo il calo già
registrato lo scorso anno, con un valore stimato di 1,17 miliardi di euro, che
rappresenta l’1,1 per cento della spesa sanitaria pubblica, pari a 19,72 euro
per abitante.
«Il cuore
del Patto per la Sanità digitale è quello di analizzare e proporre priorità,
modelli organizzativi e realizzativi di riferimento, strumenti di finanziamento
utili alla riorganizzazione della rete assistenziale del Servizio sanitario,
vista come una priorità non soltanto per le Regioni, che sono coinvolte in un
piano di rientro finanziario, ma più in generale per tutte le amministrazioni
che devono conciliare la crescente domanda di salute con i vincoli di bilancio
esistenti», afferma Mariapia Garavaglia, presidente dell’Istituto superiore di
studi sanitari “Giuseppe Cannarella” durante un convegno a Roma.
«Nel
contesto attuale, l’innovazione digitale si presenta come strumento strategico
per il potenziamento dell’intero sistema di governance per la Sanità,
concorrendo all’adozione di modelli assistenziali più avanzati, più conformi
alle esigenze di cura e tutela, e coerenti con la complessiva razionalizzazione
e riduzione dei costi del Servizio sanitario nazionale (Ssn) prevista dal Patto
della Salute 2014/2016, coniugando sostenibilità e difesa dei principi
fondamentali del welfare», aggiunge Garavaglia.
Una sua
implementazione, dunque, oltre a snellire e inaugurare nuovi modelli
organizzativi per il Servizio sanitario nazionale e fare da volano al Sistema
Paese, prefigura un grosso risparmio di cassa.
FONTE: www.healthdesk.it
Nessun commento:
Grazie per il tuo commento. Quotidiano Infermieri