NUTRIZIONE ARTIFICIALE: da oggi la regione Lazio da l'OK per la somministrazione domiciliare
Lazio
- La Regione Lazio ha emanato un nuovo decreto in materia di
nutrizione artificiale che consentirà al paziente di ricevere le
cure direttamente a casa. Nel Lazio sono circa 1400 le famiglie
interessate che potranno fare richiesta presso il medico di base per
usufruire del nuovo servizio messo a disposizione dall’ente.
La Nutrizione Artificiale
Domiciliare (Nad), Parentale (Npd) ed Enterale (Ned) è
indispensabile a tutti i soggetti, di qualsiasi età, che non
riescono ad alimentarsi a sufficienza in modo naturale. La nutrizione
artificiale diventa quindi necessaria in alcuni casi alla
sopravvivenza dei pazienti, in altri è utile al miglioramento della
qualità delle loro vite o al reinserimento sociale e lavorativo
degli stessi.
Le procedure Nad saranno erogate
al paziente che ne farà richiesta, al di fuori delle strutture
ospedaliere e, dunque, a domicilio, con la conseguente riduzione dei
tempi di degenza e delle spese per i nosocomi interessati. Il decreto
stabilisce inoltre la creazione di un ‘Coordinamento dei centri di
assistenza domiciliare’, che si avvale di professionisti esperti in
materia, con lo scopo di consentire ai cittadini che necessitano di
nutrizione artificiale domiciliare una migliore accessibilità ai
servizi.
La Nad è prevista per le
patologie mediche e chirurgiche che rendono impossibile,
insufficiente e controindicata l’alimentazione per via naturale al
punto da mettere a rischio la sopravvivenza del paziente. I pazienti
devono accettare esplicitamente il trattamento a domicilio e
condividerne la responsabilità, dopo esserne stati opportunamente
informati. L’assistenza viene erogata dall’Unità ospedaliera Nad
in collaborazione con le equipe Nad e con i Cad, centri di assistenza
domiciliare composti da personale medico e infermieristico con
specifiche competenze. Secondo il decreto, infine, ogni Azienda Asl
dovrà essere dotata di una equipe Nad, che provvederà a ricevere le
prescrizioni per gli assistenti domiciliati nelle Asl di riferimento,
mettere in connessione gli ospedali con i Cad, registrare i
trattamenti in corso per i pazienti e segnalare alle commissioni
eventuali incongruenze.
“Abbiamo deciso di mettere
ordine – spiega il commissario ad acta e presidente della Regione
Lazio, Nicola Zingaretti – in una materia che attendeva da anni di
essere rivoluzionata. Abbiamo operato sempre nell’ottica di
produrre risparmi per le spese delle strutture ospedaliere e
migliorare i servizi offerti ai cittadini che necessitano di cure e
assistenza specifiche. Il tema dell'umanità delle cure e dei bisogni
del malato deve diventare centrale nella nostra regione. La
nutrizione artificiale domiciliare interessa migliaia di famiglie nel
Lazio che non riescono da sole ad offrire ai loro cari le cure utili
alla guarigione o in ogni caso al sostentamento. L’obiettivo del
decreto dunque è anche quello di non far sentire sole queste
persone, offrendo un servizio che, se reso nell’ambito delle mura
domestiche, porta benefici nella vita dei pazienti e delle persone
che sono loro vicine”.
Fonte: L'osservatore laziale
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