Infermieri pediatrici?...NO GRAZIE!!!
Perché il Burlo Garofolo è l’unico
ospedale pediatrico a non assumere infermieri “pediatrici”?
Arriva da Firenze la protesta di un infermiere e professore associato
di Scienze infermieristiche pediatriche che segnala come «da anni il
Burlo recluta il proprio personale infermieristico per mezzo di bandi
e concorsi riservati esclusivamente a infermieri di cure generali.
Anche un recente bando per assunzione a tempo determinato con
scadenza 30 settembre - scrive in una nota - era riservato ai soli
infermieri di cure generali, anche se vi sono precise leggi dello
Stato in merito e un infermiere pediatrico costa all’ospedale
esattamente quanto quello “generale”, però ha una elevata
preparazione specifica garantita da una laurea triennale interamente
dedicata al “nursing” del bambino».
Il professionista in questione,
ricordando che l’infermiere pediatrico è «una delle 23
professioni sanitarie non mediche operanti nel nostro sistema
sanitario», aggiunge: «È pur vero che il Burlo è ospedale
materno-infantile e quindi ha tra i propri pazienti anche adulti,
l’assistenza ai quali è riservata agli infermieri di cure
generali, ma è comunque “ospedale ad alta specializzazione e di
rilievo nazionale nel settore pediatrico” e potrebbe facilmente
bandire sia concorsi per infermieri che per infermieri pediatrici.
Certamente per chi in un ospedale deve gestire il personale è molto
più agevole gestire un solo tipo di infermieri e usarli
indifferentemente sia nell’assistenza dei bambini che in quella
degli adulti, ma ci rifiutiamo - scrive il docente - di credere che
questo sia il motivo per cui il Burlo non bandisce concorsi per
infermieri pediatrici: ciò significherebbe infatti porre la qualità
dell’assistenza e l’ottemperanza delle norme in secondo piano
rispetto all’esigenza di semplificare il lavoro di gestione del
personale».
Gli infermieri pediatrici in Italia sono
12 mila, formati per mezzo di un corso di laurea specifico «nel
quale l’intero percorso educativo è incentrato esclusivamente sul
bambino e sull’età evolutiva. Questo fa sì - conclude il dottore
- che l’infermiere pediatrico sia in modo indiscutibile la figura
professionale con la migliore preparazione possibile nell’assistenza
infermieristica pediatrica, una risorsa per il servizio sanitario di
cui la legge tutela chiaramente il ruolo, e tutti i maggiori ospedali
pediatrici italiani bandiscono regolarmente adeguati concorsi».
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