Chieti: Infermieri e lavoro in nero
CHIETI. Il servizio ispettivo istituito ad agosto dalla Asl teatina accerterà se all’interno dell’ospedale di Colle dell’Ara ci sono, o meno, infermieri che svolgono, impropriamente, assistenza domiciliare ai pazienti curati in corsia. Un’anomalia denunciata le scorse settimane dal movimento consumatori Acai che ha raccolto la segnalazione di un libero professionista. E’ quanto emerso a margine dell’incontro che si è tenuto negli uffici della direzione sanitaria alla presenza, tra gli altri, del direttore sanitario della Asl di Chieti, Pasquale Flacco e del direttore dei servizi aziendali delle professioni sanitarie, Franco Giancristoforo. Durante la riunione, caratterizzata da toni distesi e concilianti, è stato analizzato con attenzione quanto evidenziato dall’associazione dei consumatori Acai rappresentata dal segretario generale Lorenzo Cesarone.In particolare, Acai, aveva puntato il dito sul comportamento, non proprio irreprensibile, messo in atto, a quanto pare, da alcuni infermieri che lavorano nell’ospedale di Colle dell’Ara. Secondo quanto lamentato dall’Acai gli infermieri, in orario extra lavorativo, prestano assistenza domiciliare in nero a pazienti conosciuti nei reparti dell’ospedale e che, una volta dimessi, hanno necessità di cure a casa. Che, ovviamente, vengono effettuate senza il rilascio di apposita fattura. Un danno per il paziente, che non può detrarre dalle tasse una significativa percentuale del costo della prestazione di cui è stato oggetto, e per i professionisti a partita Iva che si sentono vittime di una concorrenza sleale. Da qui l’intervento dell’Acai accolto di buon grado dal manager Francesco Zavattaro e dall’intera direzione della Asl teatina. Dove, a decorrere dal mese di agosto, è stato istituito, con delibera, un servizio ispettivo interno finalizzato ad appurare possibili comportamenti sbagliati del personale dipendente.
L’attività di controllo, adesso, verrà concentrata sul personale infermieristico finito nell’occhio del ciclone dopo la denuncia inoltrata dall’Acai che si dice soddisfatta della collaborazione garantita dalla Asl.
«Ringraziamo la direzione sanitaria ma noi non ci fermeremo qui e andremo fino in fondo a questa vicenda. Stiamo chiedendo un appuntamento ufficiale ai vertici della guardia di finanza di Chieti», annuncia Cesarone, «per consegnare un esposto dettagliato sul caso e per richiedere le indagini necessarie a smascherare eventuali infermieri scorretti. E’ fondamentale fare chiarezza per tutelare gli utenti e la stragrande maggioranza di infermieri pubblici rispettosi delle regole».
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