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Cinquemila infermieri per dieci posti al Palavela la speranza del posto fisso

Arriveranno stamattina da tutta Italia per un contratto a tempo indeterminato all’Asl To4
TORINO

Arriveranno al Palavela questa mattina alle 10: da Torino, dalla provincia, dal resto d’Italia. Quasi 5000 infermieri per 10 posti all’Asl To4. Dove un tempo c’era la pista di atletica leggera indoor stamattina a Torino saranno in migliaia con il desiderio di un contratto a tempo indeterminato e un posto (finalmente) fisso. 

Si parte dalla prova scritta: un test a risposte chiuse. Poi ci sarà l’esame pratico, e infine il colloquio. Così da oggi a fine agosto, i quasi 500 infermieri passeranno le selezioni, poi le selezioni delle selezioni, e ancora altre selezioni, fino a restare in dieci. Solo uno su 500 ce la farà a vincere il concorso. 

Il bando della To4

Il bando è dell’Asl To4 di Ciriè-Chivasso-Ivrea. Spiega il direttore generale, Flavio Boraso: «L’obiettivo è creare organici stabili, sanando situazioni di precariato, e dando in più un’opportunità di lavoro ai giovani infermieri che hanno frequentato la scuola infermieri di Ivrea». L’Asl non creerà contratti da zero, ma trasformerà quelli interinali in indeterminati, e soprattutto sostituirà con personale dell’Asl quello delle cooperative. Chi, quindi, si aggiudicherà i primi dieci posti della graduatoria sarà assunto a tempo indeterminato con una trasformazione di contratto se già dipende dall’Asl To4. Se invece non è in forza in una delle strutture dell’azienda sanitaria prenderà il posto di un collega non in graduatoria con un contratto non a tempo indeterminato, o dipendente da una cooperativa. 

Sono oltre 25 mila gli infermieri in Piemonte. Nella sola Asl To4 sono 1478, più 91 caposala. 

Duecento «vigilanti»

Per garantire lo svolgimento del concorso al Palavela l’Asl To4 schiererà 200 dipendenti come «vigilanti». Il test scritto sarà corretto grazie a un lettore ottico che registrerà risposte giuste e sbagliate. 

«Altre aziende torinesi - prosegue il dottor Boraso - ci hanno chiesto di poter poi accedere alla nostra graduatoria, partecipando alle spese necessarie per l’organizzazione del concorso». 

Positivo il giudizio dell’Ipasvi, il Collegio infermieri: «Non possiamo che essere favorevoli a ciò che garantisce l’utilizzo appropriato delle competenze professionali presenti sul mercato del lavoro», dice la presidente Maria Adele Schirru. Contemporaneamente però, l’Ipasvi evidenzia ancora una volta «la profonda preoccupazione rispetto alle scelte che in questo momento sono attuate dagli organi di governo regionale e locale». Scelte «che sembrano mancare di progettualità e che mancano della necessaria informativa sia nei confronti degli operatori sia della cittadinanza».  

L’Ipasvi pone inoltre l’accento sui costi di questi concorsi, sottolineando come l’unione di più Asl consentirebbe di risparmiare sulla spesa complessiva, che è spesa pubblica: nel 2012, infatti, in tutto il Piemonte sono numerosi i bandi per infermieri, che significherà test diversificati da Asl ad Asl, verifiche separate, graduatorie separate e spese moltiplicate.  


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