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Infermieri. Presidente IPASVI Roma: ripensare il modello assistenziale regionale


Così il presidente del Collegio Ipasvi capitolino è intervenuto nella prima giornata del Forum internazionale della Salute Sanit. Presente anche il ministro Lorenzin, che si è detta sicura "di nuovi percorsi di valorizzazione della professione in un contesto in cui verranno a mancare figure specializzate".

19 GIU - Si rinnova la presenza del Collegio Ipasvi di Roma a Sanit, il Forum Internazionale della Salute che celebra quest’anno la sua decima edizione (18-21 giugno, Palazzo dei Congressi di Roma). Per tutte e quattro le giornate dedicate all’evento, il Collegio capitolino, presieduto da Gennaro Rocco in rappresentanza di circa 31mila infermieri iscritti all’Albo professionale, propone eventi formativi, con rilascio di crediti per il programma di Educazione continua in medicina (Ecm). Al convegno inaugurale tenutosi ieri, dedicato al tema dell'etica nell'agire professionale, hanno preso parte anche due ospiti di eccezione: il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e il presidente della commissione Politiche sociali e Salute del Consiglio regionale del Lazio, Rodolfo Lena.  Il presidente Rocco, nella sua introduzione, ha puntato su proposte concrete per avviare un ripensamento del modello gestionale e assistenziale della sanità regionale, partendo dalla domanda di salute sempre più caratterizzata da mancanza di prevenzione, ricorso improprio a strutture ospedaliere, problematiche legate all'invecchiamento e alla presa in carico su base domiciliare della fase post-acuzie.

Il ministro Lorenzin ha sottolineato "il ruolo peculiare svolto dagli infermieri in Italia e nel mondo" e si è detta "sicura di nuovi percorsi di valorizzazione della professione, in un contesto in cui, stando alle stime in possesso del Dicastero, verranno sempre più a mancare, nel Ssn, figure altamente specializzate, in ambito medico e non medico". La chiave di volta, dunque, è ancora una volta la formazione e la ricerca, temi da sempre cari al Collegio Ipasvi, come dimostrato dai corsi Ecm organizzati gratuitamente presso la propria sede o direttamente in azienda; così come dai risultati ottenuti dal Centro di Eccellenza per la Ricerca e la Cultura Infermieristica.

Il presidente Lena ha invece invitato l'Ipasvi a progettare e a consegnare alla Regione dei percorsi sperimentali per istituire la figura dell'infermiere di famiglia in alcune zone "campione" del Lazio, attraverso degli interventi a costo zero, che facciano leva unicamente sulla rimodulazione delle risorse già in carico alle Asl.  "L'ora del cambiamento è arrivata e le recenti decisioni assunte dal commissario Zingaretti su trasparenza e razionalizzazione dei costi lo stanno ampiamente dimostrando - ha spiegato - Sono certo che in questo clima di ripensamento del modello sanità nel Lazio il contributo di voi infermieri sarà decisivo e prezioso per tutti noi".

"Accogliamo con favore le significative aperture che il ministro Lorenzin e il presidente Lena hanno fatto oggi alle istanze degli infermieri di Roma e di tutto il Lazio - ha commentato in chiusura il presidente Rocco - Come sempre, siamo pronti a collaborare fattivamente ma anche attenti a che gli impegni ribaditi dal Governo e dalla Regione non vengano disattesi".

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