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Sentenza: infermiere condannato, da una mattonella divelta, per omicidio colposo

Omicidio colposo – Omicidio colposo e Responsabilità degli infermieri – (art. 589 c.p.)
CORTE DI CASSAZIONE, Sezione IV pen., sentenza n. 16260 del 6 marzo 2013 - 10 aprile 2013, Pres. Brusco – Rel. Esposito – P.M. Conf. Risponde di omicidio colposo l'infermiere che, pur essendo a conoscenza delle generali cattive condizioni manutentive dell'ospedale, omette di osservare i doveri di attenzione nell'adempiere al compito di trasporto di una paziente, causandone la caduta e successivamente il decesso (1).
RITENUTO IN FATTO
1. L.G. è stato ritenuto responsabile per il delitto di omicidio colposo in danno di B.G. dal Tribunale di Napoli in quanto, essendo incaricato del trasporto a mezzo ambulanza della paziente da un reparto ad un altro dell'ospedale, non si era avveduto della presenza nella pavimentazione del nosocomio di una mattonella divelta e, movimentando la barella, ne aveva determinato l'incastro di una delle ruote nel terreno sconnesso, con il conseguente repentino e violento sbalzo della barella, suo ribaltamento e caduta della paziente, la quale decedeva per il grave trauma cranico encefalico riportato.
2. La Corte d'Appello di Napoli confermava l'impugnata sentenza e concedeva le attenuanti generiche all'imputato.
3. Avverso la sentenza propone ricorso l'imputato;
L. G. con unico motivo deduce l'illogicità delle due argomentazioni circa l'addebito di responsabilità relative alla non adeguata illuminazione e alle modalità di conduzione della lettiga ed in particolare osserva che le condizioni di luce non adeguate erano state contestate un ora dopo l'incidente e, quindi, la circostanza difettava di adeguato supporto probatorio mentre le modalità di conduzione mediante l'atto del tirare, in luogo che di spingere, erano state considerate erroneamente imprudenti giacché le stesse rispondevano piuttosto ad una cautela in relazione alla cronica presenza di un dislivello tra il piano di calpestio e quello dell'ascensore. Sotto altro profilo, rileva che al ricorrente non poteva richiedersi condotta diversa da quella tenuta in concreto, avendo egli agito confidando sul rispetto da parte di altri soggetti, garanti della sicurezza, dell'obbligo di rendere privo di rischi l'ambiente di lavoro.
CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il motivo è inammissibile poiché manifestamente infondato. Con riferimento al primo profilo si rileva che gli argomenti addotti sono privi di decisività poiché, prescindendo dalla fondatezza delle argomentazioni motivazionali censurate, la decisione è adeguatamente sorretta dalla fondamentale argomentazione giustificativa concernente la grave inosservanza
atta ad integrare di per sé la colpa, del dovere di attenzione nell'adempiere al compito di trasporto della paziente, pur risultando da parte dell'agente la conoscenza delle generali cattive condizioni manutentive dell'ospedale. Quanto al secondo profilo, la manifesta infondatezza si evidenzia ove si consideri che non può l'agente ritenersi esonerato dalla particolare attenzione richiestagli in relazione ai compiti affidatigli, in ragione dell'obbligo di manutenzione strutturale dell'immobile gravante su altri soggetti.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e alla rifusione delle spese in favore della parte civile.
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(1) Un infermiere incaricato del trasferimento di una paziente da un reparto ad un altro dello stesso ospedale cagionava – mediante una condotta colposa – il decesso della medesima facendola de facto rovinare al suolo durante il trasporto in barella perché non si avvedeva di una sconnessione presente nella pavimentazione. Questo, in estrema sintesi, il fatto materiale su cui era chiamata a pronunciarsi la Corte di cassazione affrontando così la tematica della responsabilità penale degli infermieri-barellieri che svolgono le loro mansioni in ambito sanitario.
Il tema della responsabilità professionale dell'infermiere sta attraversando un momento di vivo interesse, sia per le recenti modifiche legislative (si veda in tal senso la L. 43/2006, Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche […] concernente la delega al governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali; la L. 251/2000 rubricata Disciplina delle professioni infermieristiche […] con cui si conclude il cammino verso l'autonomia delle professioni sanitarie c.d. ausiliarie e si legittima la responsabilità infermieristica anche a livello gestionale-organizzativo; la L. 42/1999 recante Disposizioni in materia di professioni sanitarie e il D. M. 14 settembre.

Fonte: diritto.it


30 commenti:

  1. siamo alla frutta......non si può.....dove sono gli rls?

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    1. gli rls come le palle il sindacato le mette da parte così non ha problemi con l'amministrazione e con gli iscritti ignoranti e fifoni. Salve poi ad incidente avvenuto dare la colpa a chi ti viene a tiro. N.b in azienda da noi nessun rls gira nei reparti. Anzi quando scrivi un email per informala di tali fatti nemmeno ti rispondono. Per farlo così è meglio togliere tale carica. ex rls

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  2. RLS?...dispersi, come le speranze di migliorare le nostre condizioni lavorative!!!

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  3. von ci son parole,sempre e solo parolacce,facciamo un lavoro bellissimo aiutiamo il mondo intero x due euri e quuesto e' quello che succede in questo paese.

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  4. Ma normale, l'infermiere non solo fa quello che sarebbe di pertinenza di "barellieri" appunto, per giunta è pure condannato, questa è l'italia degli infermieri laureati....mah

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  5. che vergogna, invece di condannare chi è responsabile della sicurezza in una struttura pubblica. condanno l'infermiere, che lavora sodo per due soldi e che spesso si fa carico di lavori che non sono di competenza sua come per l'appunto il trasferimento in barella da un reparto all'altro dell'ospedale. io a novembre mi trasferisco in inghilterra e queste notizie non fanno altro che avvalorare le mie supposizioni e cioè che non c'è più niente da fare qui per noi. questo è il paese dei mafiosi veri e dei mafiosi della politia

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  6. Cari Colleghi, questo è un paese da abbandonare e in fretta. Vogliono Infermieri stranieri da sottopagare e da insultare...si accomodino! Noi siamo gli Infermieri più richiesti in Europa per preparazione. Approfittiamone!

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    1. Cara....sono straniera, dipendente Ulss, pagata come tutti i miei colleghi, italiani e non, stessi diritti e stessi doveri, e non permetto di essere insultata in alcun modo.....ripassati il vocabulario se sostieni di avere una laurea

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  7. ma dove sono le segnalazioni dei lavoratori?parlate solo...zero segnalazioni

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  8. Quando ci troveremo a camminare in bilico su una corda tesa tra un padiglione e l'altro con in una mano una incubatrice con un neonato, nell'altra una cassetta contenete un farmaco costoso e raro destinato ad un paziente dal quale dipenda la vita, perdendo l'equilibrio non dovremo mai mollare la presa...abbiamo delle responsabilità: siamo infermieri! Mi chiedo se un qualsiasi sindacato, con il suo apparato legale provvederà a sporgere denuncia contro l'azienda a sua volta rea di aver messo in condizioni di rischio il paziente e il lavoratore, con l'aggravante della reiteratezza. Mi chiedo se qualcuno dei dirigenti tecnici verrà mai condannato, se il Direttore Generale di quella azienda, per il fatto che lo stato di incuria era "cronico". non avendo provveduto per somma responsabilità, verrà in qualche modo almeno iscritto nel registro degli indagati! Pare ormai evidente che i dirigenti abbiano sempre e in qualsiasi modo salva la pelle, mentre si spartiscono stipendi, pensioni e premi di produzione d'oro scaricando i pesanti barili delle loro responsabilità sulla base di questa sempre più piramidale organizzazione legalista che di sanitario non ha più niente!

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    1. Hai detto in poche parole quello che tutti noi pensiamo, e davvero un grande schifo. Noi ci facciamo un culo enorme per star dietro ai pazienti, parenti, medici e loro si fottono tutta la torta.. Non solo poi succede che per un evento casuale come una mattonella scoscesa ti cade un pz dei anche finire al gabbio!! davvero senza parole....

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  9. Dovremmo fare uno sciopero al giorno e fermare tutta la sanità perchè ci hanno ridotto a zero abbiamo gli stipendi più bessi d'europa e siamo continuamente condannati a discapito di aziende e dirigenti che non pagano mai come è evidente in questo caso e la giustizia è sempre dalla parte del più forte. Sarebbe ora di dire basta, l'unico problema e che quando c'è una manifestazione il 90% di noi non partecipa e poi questi sono i risultati

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    1. Si
      ..difatti...siamo nel mondo del lavoro " gli indifferenti" sempre pronti a fare la guerra e ad odiarci per eventuali 104, malatti nonché gestazione e tutela figli
      ..ma mai uniti per lottare con chi si deve e come si deve a tal proposito posso affermare che gli ausiliari sono molto piú uniti di noi..nonché i medici. Che pena!!!!

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  10. VERGOGNA -----------SINDACATI FUORI DALLE PALLE

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  11. In alcuni casi siamo costretti a mentire sulle condizioni del luogo dove lavoriamo perche' ci sono persone che usano il loro potere per limitare chi il lavoro lo sa fare a guadagno di gente che deve sostituirci per gioia di qualcuno. In Italia le cose cambiano solo con una bella rioluzione!

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  12. Premesso che il presunto Infermiere (chiamiamolo bareliere) era solo e da soli non si spostano le barelle... condivido tutti i commenti fati....ma c'è uno di voi che ha avuto mai il coraggio di dire "NO" al coordinatore/direttore della U.O. di appartenenza? se SI allora continua a lottare...sei il sindacalista perfetto....e solo in qualità di sindacalista potrai continuare a dire no per non prendere a Tua volta una denuncia dalla Tua azienda. Ecco, dunque che Ti devi buttare nella mischia assieme a quei pochi che dicono "NO".

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    1. Anonimo.....
      Io ho detto NO cento e cento volte !!!!!
      Non sono sindacalista e l' Azienda più che richiami INFORMALI e sottovoce non ha potuto fare!!!!

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  13. Dite tanti "No" ad alta voce a tutte le manovre errate, spostamenti e procedure sbagliate che chiunque dirigente voglia costringervi a fare.

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  14. siamo sempre meno numerosi, sempre più vecchi , con sempre più compiti e la responsabilità di tutti per l' operato di tutti...ho segnalato la pericolosa assenza delle luci notturne nei bagni nel 2003....e mancano a tuttoggi ...se mi cade di notte un paziente vedi che sarà colpa mia!!

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  15. Mi dispiace per l'infermiera ! Spero in bene per lei ma stiamo lavorando male CONTROLLANO ogni virgola ogni c...ta ma mai i problemi veri. Si sentono realizzati scombusolando la vita di ki tutti i giorni mette professionalità e amore ma guarda caso non sono mai in torto...

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  16. Se accettiamo di fare un trasporto del genere, bisogna sempre stare attenti a non nuocere, comunque. E per questo, se riteniamo che la struttura in sè non sia adeguata e che l'ambiente di lavoro in genere sia inadatto alla sicurezza di operatori e utenti, bisogna denunciare all'azienda stessa (tramite lettere protocollate), al sindacato ma anche alla polizia come parte civile, in modo da creare delle tracce, dei precedenti, delle denunce appunto perché viene tutto verbalizzato e l'azienda non può discolparsi dicendo che non lo sapeva o non era mai stata informata dei problemi logistici... Gli ospedali non sono giungle, DEVONO essere sicuri e noi dobbiamo lavorare tranquilli almeno da quel punto di vista. Siamo responsabili anche noi di come stanno andando le cose... Denunciamo di più e senza paura. Buon lavoro a tutti.

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  17. Salve a tutti . Sono un collega infermiere sempre più indignato di come sta evolvendo la nostra situazione professionale.
    Dopo la triennale e anni di esperienza in quasi tutti i settori, ho proseguito gli studi; prima la magistrale e poi il Master di II° Livello in Medicina Legale. Questo percorso mi ha fatto rendere conto di molte cose.
    Innanzitutto a livello legislativo sono state approvate leggi che sancivano l'autonomia professionale, altre davano la possibilità alla nostra professione di accedere ai coordinamenti, alle dirigenze (e quindi di diventare quadri aziendali). Allo stato attuale sappiamo tutti che invece non è cosi !!!!
    I concorsi per dirigenti aziendali sono a tutt'oggi rivolti ai Medici, Biologi, Farmacisti, addirittura psicologi, mentre l'infermiere ad oggi ha soltanto accesso al coordinamento (come caposala) e come Responsabile del servizio infermieristico (laddove la figura è prevista).
    Molte aziende che hanno una configurazione di tipo dipartimentale non contemplano nel loro organo il RID, ossia il Responsabile Infermieristico Dipartimentale.
    Questa premessa per farvi comprendere cari colleghi, che di autonomia e direzione strategica oggi l'infermiere italiano non ha nulla. Stanno prendendo in giro un intera professione!! Le leggi hanno sortito soltanto l'effetto di deviare l'asse di responsabilità dalla classe medica verso la “declassata”, povera e debole classe infermieristica, senza aver dato in cambio nè la dovuta autonomia nel prendere le decisioni, né il dovuto riconoscimento economico.
    Sappiamo benissimo che lo stipendio base privo delle indennità relative al setting è il metro di misura con cui si riconosce una professione !! La nostra professione vale 1200 euro mensili? Questo è quanto ripagano il nostro percorso di studi, il nostro lavoro usurante? Qualcuno potrebbe dire avete scelto voi di fare questo mestiere !! Benissimo e se nessuno di noi Infermieri italiani fosse più disposto a fare sacrifici in cambio del niente ? Senza offesa per i colleghi per cui sappiamo benissimo è stata riconosciuta l'equipollenza ma questo modello non va più bene per l'infermiere di oggi!!! Tanto vale tornare alla vecchia scuola professionale con biennio superiore, il biennio del corso professionale , allora si che ne vale la pena!!!
    Nel 2014 parlano di SEE and Treat, infermiere ecografista, parlano di aumentare le competenze infermieristiche, con una classe medica che “FINGE” di opporsi a questo cambiamento ma, di fatto, vista la potenza politica, otterrà quasi sicuramente, un ulteriore spostamento di quell'asse di responsabilità che graverà sempre più sulle nostre spalle senza nessun riconoscimento economico o professionale. Quindi facciamo attenzione ad accettare un aumento di competenze senza nessun ritorno ben definito!!! I giudici quando emettono la sentenza la emettono anche in funzione di questo ovviamente!! Non lo fanno in base allo stipendio che prendiamo !! Oggi dovremmo essere rappresentati al Parlamento e pretendere certi diritti che ci spettano!!!
    Intanto volevo ricordare a tutti i colleghi che l'unica arma che abbiamo a disposizione è quella di scrivere !! La penna o la tastiera per scrivere lettere alla direzione aziendale e denunciare carenze strutturali, organiche, strumentali non è mezzo esclusivo del medico. Se ti ritrovi spesso da solo in turno caro collega, senza ausiliari o personale di supporto, se questa cosa si ripete SCRIVI!!! Dobbiamo cominciare a fare qualcosa che fino ad ora nella nostra professione mai nessuno ha fatto . INFERMIERISTICA DIFENSIVA!!!! Vi assicuro che è ormai necessaria.

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    1. Come mai stava trasportando la barella l infermiere da solo presumo...la verità è che quando si lavora non si guardano le competenze. L infermiere spesso fa anche l ausiliario per far andare avanti un sistema che funziona malissimo...Riguardo alla laurea...mi viene solo da ridere è una presa per i fondelli era sufficiente il vecchio corso triennale di una volta per continuare a fare le stesse cose che faceva 30 anni fà. E quando ci sono colpe da dare....guarda caso invece di imputare a una manutenzione scarsa o nulla di chi è la colpa? Si taglia corto e si da all infermiere. Complimenti!

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  18. ciao a tutti...vorrei sapere solo se quel infermiere si rifiutava fare il trasporto della barella,viste le condizioni precarie del ospedale,cosa succedeva???

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  19. Ricordo che la "vecchia" scuola infermieri ha prodotto ottimi professionisti che ad oggi insegnano ai "nuovi" universitari. Io ho oltre 20 anni di esperienza e tanto aggiornamento , ancora oggi non arrivo a 1700 euro con tutte le indennità. Insegno e produco, ma ho visto crescere e fallire la nostra professione. Se avessi 25 anni andrei a lavorare all'estero di sicuro!

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  20. a movimentazione dei carichi ha delle regole, ancor più se il carico è il paziente. Se il trasporto non era urgente non c'è motivo di trasportarlo da soli, tanto meno se ci sono oggettive difficoltà. La colpa è di chi non rifiuta mansioni improprie o condizioni di pericolo note.

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  21. ... passa al sindacato di base, passa alla cub sanità,

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