Infermieri: assunzioni per l'estate
Siamo in piena estate e al “Ramazzini”, come in tanti altri ospedali italiani, arriva l'emergenza infermieri. Nel periodo delle ferie, insomma, il personale corre il rischio di ridursi troppo andando a minare la qualità dei servizio.
Per questo motivo, grazie anche all'incisiva azione dei sindacati, l'azienda Usl ha deciso di ricorrere a numerose assunzioni a tempo determinato al fine di andare a coprire i “buchi” lasciati scoperti dai colleghi che fino alla fine di settembre, alternandosi, godranno del periodo di ferie retribuite.
«Dobbiamo riconoscere all'Azienda sanitaria - dice Anna Paragliola, responsabile sindacale Sanità della Cgil - di avere accolto prontamente le nostre richieste. Così al Ramazzini sono arrivati in rinforzo oltre dieci tra infermieri e operatori socio sanitari, oltre a una ostetrica. Quest’ultima particolarmente importante in un reparto, quello di Carpi, diventato molto rilevante in ambito provinciale e interprovinciale».
Ovviamente gli infermieri necessari sarebbero molti di più se il Ramazzini funzionasse a pieno ritmo, ma come al solito nei mesi estivi l’attività si riduce spesso alle sole emergenze rinviando tutto il resto all’autunno. Così le sale operatorie (complessivamente dieci, inaugurate da poche settimane), funzionano a ritmo ridotto e i ricoveri non indispensabili vengono rimandati a ottobre. In questo modo con una decina di operatori si consente di mantenere un livello del servizio sufficiente rispetto al periodo estivo.
Un altro reparto, al pari di quelli dedicati alle urgenze, che non riduce l’attività è quello di Lungodegenza dove, proprio nel periodo estivo, si raggiungono picchi di ricoveri di anziani a volte soli o con legami familiari piuttosto labili. E il nuovissimo reparto di Radioterapia, finanziato con una donazione milionaria della Fondazione Cassa? «È chiaro - dice sempre la Paragliola di Cgil - che con le dinamiche di risparmio sul personale messe in atto dalla Regione, e cioè una assunzione ogni quattro pensionati, è davvero difficile pensare di far funzionare radioterapia anche nel pomeriggio inoltrato. Detto questo a noi non risultano criticità in termini di tempi d’attesa per quanto riguarda il servizio ai malati».
I rinforzi arriveranno anche in altri ospedali modenesi: Baggiovara, Vignola e Pavullo. Per queste strutture si tratta complessivamente di oltre 20 infermieri, una quindicina di operatori socio sanitari, un’ostetrica, un tecnico di laboratorio psichiatrico e sei autisti del 118. Tutto personale che, come detto, è assunto fino al 30 settembre. A tempo indeterminato, invece, saranno assunti 6 autisti per le ambulanze in servizio sull’Appennino.
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