Breaking News
recent

Infermieri: preparazione Farmaci


Nella fase di preparazione dei farmaci gli elementi che l’infermiere deve prendere in considerazione devono essere:

- il contesto ambientale in cui avviene la preparazione: numerosi farmaci (come ad esempio gli antiblastici) devono essere manipolati e preparati secondo quanto disposto dalla normativa nazionale di riferimento, attenendosi rigorosamente alle procedure definite e adottate dalla struttura sanitaria per la manipolazione di questi preparati (norme di sicurezza).
- l’integrità e le caratteristiche del farmaco da preparare, che possono essere state notevolmente influenzate dalle modalità di tenuta e conservazione dello stesso.
le modalità di ricostituzione: si deve porre attenzione sia alla quantità sia al tipo di soluzione impiegata per la ricostituzione. Molto spesso la preparazione richiede più di un passaggio quindi ci possono essere indicazioni diverse relative alla quantità di liquido da impiegare per la ricostituzione del preparato e per il successivo allestimento della soluzione. Se specifici, i liquidi da impiegare sono dettagliatamente indicati nelle schede tecniche. La mancata adesione delle procedure contenute nelle schede tecniche può determinare alterazioni chimico- fisiche del preparato (precipitazioni, ossidazioni) ed essere causa dell’inutilizzabilità o inefficacia del farmaco.
- i tempi di ricostituzione: alcune preparazioni che devono essere conservate a basse temperature necessitano di un permanenza a temperature più elevate, per un tempo specifico, prima di essere ricostituite mentre altre richiedono un tempo di “riposo” della soluzione prediluita prima della preparazione definitiva della soluzione destinata alla somministrazione. 

- la stabilità chimico-fisica: i tempi di mantenimento della stabilità chimico-fisica dei farmaci sono diversi a seconda dei preparati e dipendono da variabili legate alle caratteristiche specifiche di ciascun principio considerato.
E’ importante ricordare che:
o il tempo di mantenimento della stabilità della soluzione
ricostituita è variabile (da alcune ore a ventiquattro-quarantotto
ore e oltre);
o vi sono farmaci che devono essere somministrati
immediatamente dopo essere stati ricostituiti;
o il tempo di mantenimento della stabilità dipende dal rispetto delle
temperature indicate per la conservazione della soluzione;
o i tempi di mantenimento della stabilità del preparato possono
essere diversi tra farmaco ricostituito e soluzione preparata;
o il tipo di soluzione impiegata per la diluizione (ad esempio fisiologica, glucosata) può diversificare i tempi di mantenimento
della stabilità del farmaco;
o le condizioni di luce e umidità possono essere influenti sulla
durata della stabilità della soluzione;
o il tempo di mantenimento della stabilità varia anche in relazione
alla concentrazione della soluzione preparata.
- l’allestimento della soluzione: la casa farmaceutica produttrice fornisce per alcune preparazioni materiale utile alla ricostituzione, all’allestimento alla somministrazione della soluzione (siringhe, aghi, deflussori). Spesso l’utilizzo di materiale diverso da quello fornito indicato nelle schede tecniche può determinare una perdita di sostanza anche in percentuali elevate. 




Nessun commento:

Grazie per il tuo commento. Quotidiano Infermieri

Powered by Blogger.