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Disparità di trattamento tra medici e infermieri, il Cni-Fsi propone disegno di legge alla Regione

Il Cni-Fsi, coordinamento nazionale infermieri aderente alla federazione sindacati indipendenti, chiede alla Regione con urgenza una rivisitazione del modello sanitario che preveda dei percorsi in cui tutte le professioni sanitarie possano ottenere pari dignità e pari diritti, soprattutto nell’esercizio della libera professione.

Con una nota inviata all'Ars e alla Regione, in particolare si avanza la proposta di un disegno di legge regionale sulla libera professione del personale dipendente del SSR afferente alle professioni sanitarie Infermieristica, tecnica, della riabilitazione, della prevenzione.

Il Cni-Fsi denuncia, infatti, la possibilità riconosciuta solo a medici, veterinari ed equiparati di esercitare mansioni dirigenziali e, al tempo stesso, la libera professione. Diritto che, invece, non è riconosciuto alle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione, pur qualificate tramite un  regolare percorso formativo di laurea. 

Nonostante l'evoluzione storica che le leggi di riforma delle professioni sanitarie avrebbero dovuto garantire, l'attuale modello organizzativo rimane, infatti, pressoché medioevale, relegando la figura dell’infermiere ancora ad un ruolo subalterno e marginale rispetto alla medico-centricità del sistema. 

“In via generale riteniamo - dichiara Calogero Coniglio, segretario regionale di coordinamento del CNI-FSI e delegato regionale FSI Sicilia - che sia un peccato che i cittadini-utenti non possano godere direttamente di prestazioni professionali adeguate e specifiche, ma consideriamo anche che le preclusioni che permangono rappresentino uno schiaffo pesante ad una grande categoria che, a parità di studi, sembra dover essere destinata al garzonato a  vita”. 

A tal proposito si ricorda, infatti, l’iniziativa legislativa della Regione Liguria che  il 10 marzo 2014 ha approvato a maggioranza dei votanti il testo sulla libera professione del personale dipendente del SSR afferente alle professioni sanitarie Infermieristica, tecnica, della riabilitazione, della prevenzione, che  ha acceso un lume di speranza in migliaia di professionisti.

“Si chiede specificatamente che la Regione Siciliana si attivi - continua Coniglio - parimenti alla Regione Liguria, al fine di intervenire sull'annosa questione della carenza del personale infermieristico, ponendo in essere misure concrete, che consentano la  libera professione per tutti i professionisti sanitari non medici. In particolare si chiede  l’inserimento nell’articolato legislativo regionale del seguente punto: Libera professione intramoenia ed   extramoenia   degli operatori delle professioni sanitarie non mediche di cui alla legge 10 agosto 2000, n. 251
eliminando il carattere di esclusività del rapporto di lavoro che lega l'infermiere pubblico dipendente e gli altri professionisti sanitari non medici alle amministrazioni pubbliche”.

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