Cassazione: paziente ha diritto ad essere informato delle carenze strutturali
Uno degli elementi fondamentali del consenso informato è costituito dall'informazione sulle dotazioni strutturali della struttura sanitaria.
di recente la corte di cassazione si è occupata del caso di una gestante a cui i medici non avevano dato informazioni in merito alle carenze strutturali della struttura ospedaliera in cui avrebbe dovuto partorire.
La Surpema Corte con Sentenza n. 25907/2013, ha stabilito che tale carenza di informazione da diritto alla gestante ad ottenere il risarcimento del danno.
Vale la pena ricordare che se manca il consenso informato o se questo non risulta sufficiente (come nel caso affrontato dalla suprema corte) deve considerarsi violato il diritto all'autodeterminazione del paziente ed è per questo, e anche a prescindere dall'accertamento di una colpa medica specifica, il risarcimento del danno deve essere comunque riconosciuto.
non è questa l'unica volta in cui la suprema corte ha ricordato ai medici l'importanza di dare adeguate informazioni sulle dotazioni della struttura sanitaria.
Già nel 2004 la stessa cortecon la sentenza numero 14638 della terza sezione civile aveva scritto che, in relazione al consenso informato, l'obbligo d'informazione "si estende allo stato d'efficienza e al livello di dotazioni della struttura sanitaria in cui il medico presta la propria attività".
Quella volta la Corte chiarì anche che "in ogni caso, perché l'inadempimento dell'obbligo d'informazione dia luogo a risarcimento, occorre che sussista un rapporto di casualità tra l'intervento chirurgico e l'aggravamento delle condizioni del paziente o l'insorgenza di nuove patologie".
Fonte: studio Cataldi
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