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"Gli infermieri non possono subire le conseguenze del collasso del sistema sanitario"


Il vicepresidente della Federazione nazionale, Gennaro Rocco, interviene dopo l'ennesima aggressione al Pronto soccorso accaduta il 19 c.m.. L'ultimo caso a Latina. La direzione generale dell'ospedale convoca d'urgenza l'unità di crisi.
Sono in prima linea nei pronto soccorso insieme ai medici, "ma gli infermieri hanno anche quella capacità di interloquire con i pazienti e i parenti in attesa e questo li espone al rischio di essere presi di mira come avvenuto al collega dell'ospedale 'Santa Maria Goretti' di Latina, aggredito e colpito poi da infarto. Una situazioni a cui si deve mettere fine garantendo la sicurezza nei Dea con un posto di vigilanza notturna".

Ad affermarlo all'agenzia di stampa Adnkronos Salute è Gennaro Rocco, vicepresidente nazionale Ipasvi, che commenta così quanto accaduto ieri notte al pronto soccorso dell'ospedale laziale.
"Le condizioni dell'infermiere aggredito sono stabili - a quanto riferisce Mario Mellacina, direttore del pronto soccorso del 'Santa Maria Goretti' - ma non è in pericolo di vita".
"Nel 2013 gli episodi di violenza contro il personale sanitario sono aumentati - sottolinea Rocco - sintomo di una situazione di emergenza negli ospedali che ormai è arrivata al collasso, con strutture di pronto soccorso sovraffollate, carenza di personale e turni massacranti. Questo esaspera i cittadini - conclude - ma gli infermieri non possono subirne le conseguenze". 
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 22
"La decisione del Direttore generale, Michele Caporossi, di convocare una riunione dell'unita' di crisi finalizzata ad affrontare le criticita' del pronto soccorso dell'ospedale Goretti di Latina, e' la risposta giusta per riportare alla normalita' la gestione del servizio". Lo comunica in una nota la Regione Lazio dopo che un infermiere del pronto soccorso del Santa Maria Goretti e' stato ricoverato per essere stato colpito da infarto a seguito dell'aggressione subita la notte scorsa dal parente di un paziente da tempo in attesa di essere visitato. "La Regione Lazio - si legge nella nota - nell'esprimere solidarieta' all'infermiere aggredito e formulare gli auguri di pronta guarigione, sottolinea che una situazione di grave disagio non puo' mai giustificare l'uso della violenza contro gli operatori".

Fonte: ipasvi

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