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Gli Infermieri sostituiti dai Droni

Sulla scia di Amazon, che ha annunciato che entro qualche anno potrebbe utilizzare i droni per le consegne dei pacchi più piccoli, proliferano le applicazioni «pacifiche» per i droni, nati per sganciare bombe e proiettili sui campi di battaglia ma destinati a diventare protagonisti anche nelle città. L’ultima in ordine di tempo, pensata in California ma anche in Veneto, è quella di usarli per consegnare i farmaci, ad esempio a disabili e anziani.

Il servizio

L’idea è venuta a un ventottenne di San Francisco che ha fondato QuiQui (pronuncia ‘Quicky’, che si può tradurre con velocemente), una start up nata con questo obiettivo che approfitta di una sentenza di una corte federale Usa che ha dichiarato legali i droni commerciali. La compagnia, spiega il quotidiano San Francisco Cronichles, avrà all’inizio tre o quattro droni che faranno le consegne in meno di 15 minuti per 24 ore al giorno, volando a meno di 150 metri di altezza, sfruttando anche il fatto che i medicinali in genere hanno scatole piccole e leggere. «Quando il drone arriverà all’indirizzo desiderato inizierà a fluttuare nell’aria, e contemporaneamente suonerà il telefono del cliente - spiega l’ideatore del servizio, Joshua Ziering, che intende far pagare appena un dollaro a consegna - che potrà uscire e prendere il pacchetto. Alcune farmacie sono molto interessate a sviluppare il servizio».

In Italia

L’idea di Ziering era già venuta agli studenti dell’ultimo anno dell’Ipsia Galilei di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, che stanno sperimentando diversi utilizzi dei droni tra cui proprio questo. «Dal punto di vista tecnico il servizio sarebbe pronto - spiega Daniele Pauletto, il professore responsabile del progetto - ma ci sono due problemi. Il primo è che si possono consegnare solo farmaci da banco, ma dovrebbe essere superato con l’avvento della ricetta elettronica. L’altro è il regolamento dell’Enac, che deve ancora arrivare e a cui dovremo adattarci. Questo è comunque solo uno degli utilizzi possibili, ne stiamo sperimentando molti altri, ad esempio per l’ispezione del tetto di una chiesa ai fini del restauro».

Droni «infermieri»

Dai farmaci il lavoro dei droni in campo «sanitario» potrebbe poi espandersi. Stefen Riegebauer, uno studente di design austriaco, ha ideato ad esempio un progetto per fare dei droni degli «infermieri» di primo soccorso, utilizzandoli per portare un defibrillatore o altre attrezzature in un luogo dove c’è una persona che ha avuto un arresto cardiaco.

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