Palermo 19 marzo 2014 - Dopo due giorni di protesta con sit davanti all’Assessorato regionale alla Salute di Palermo e il sostegno del Cni-Fsi Sicilia, coordinamento nazionale infermieri aderente alla Federazione Sindacati Indipendenti, gli infermieri precari e disoccupati siciliani sono stati ricevuti dall’Assessore Lucia Borsellino.
Tra le questioni affrontate, la situazione determinatasi dopo il 31 dicembre 2013. Molti dei contratti a tempo determinato degli infermieri, infatti, non sono stati rinnovati nonostante la circolare assessoriale del 19 dicembre 2013 che invitava le aziende a procedere alle proroghe, qualora ci fosse la necessità e purché il tetto di spesa destinato al “tempo determinato” risultasse invariato.
Si è discusso del comma 8 dell’art. 1 della L. 8 novembre 2012 n. 189 secondo cui le aziende sanitarie non possono procedere alla copertura di posti vacanti o carenze di organico, prima del completamento del procedimento della riorganizzazione della rete assistenziale, ospedaliera e territoriale, che l’Assessore ha assicurato sarà pubblica il 31 marzo 2013. E ancora, sono state affrontate le questioni relative alla rideterminazione delle dotazioni organiche di giugno, al riassorbimento di eventuali esuberi accertati in esito alla suddetta procedura.
“A seguito dell’incontro – spiega Calogero Coniglio, segretario regionale di coordinamento del CNI-FSI e delegato regionale FSI Sicilia - l’Assessore Borsellino ha promesso di inviare una nota alle strutture della sanità privata siciliana per obbligarle a rispettare la norma secondo la quale i loro dipendenti con contratto a tempo indeterminato sono assoggettati al rapporto di lavoro esclusivo”. “L’assessore - continua Coniglio - invierà una nota d’indirizzo ai Commissari Straordinari in merito alla stipulazione e rinnovo dei contratti a tempo determinato per avere una mappatura delle assunzioni degli Infermieri precari e verificare se ci sono eventuali disequilibri. Per risolvere la questione dei precari bisognerà attendere l’emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto legge approvato, in questo caso del decreto D’Alia, che prevede le procedure concorsuali con una riserva del 50% dei posti a concorso previa procedura selettiva. Potranno partecipare i precari che avranno tre anni di servizio al 30 ottobre 2013”.
“Abbiamo denunciato - precisa Coniglio - che i Commissari Straordinari delle 17 aziende sanitarie siciliane hanno rallentato la contrattazione decentrata perchè sono in attesa delle nomine dei nuovi direttori generali, comportamento scorretto. Siamo scettici sul fatto che queste procedure vengano espletate nei tempi previsti”.
Considerato, pertanto, che i diritti non si ottengono per via istituzionale e politica, il CNI-FSI continuerà ancora per le vie legali, a far valere le proprie ragioni dinnanzi all’Autorità Giudiziaria continuando la raccolta di adesioni per i ricorsi di stabilizzazione dei precari. Sono 31 i ricorsi depositati in Tribunale, ricorso per vestizione e svestizione cambio divisa Infermieri. Inoltre, il CNI-FSI tramite i propri legali, Avv. Denise Caruso e Sandra Guardo, ha già ricevuto decine di adesioni al fine di incoare ulteriore tipologia di azione legale nei confronti di tutte le 17 aziende sanitarie, volta alla tutela, e conseguente risarcimento danni, nel caso in cui si versi in situazioni tipiche di demansionamento dell’Infermiere, fenomeno assai diffuso. E infine, si ricorda la denuncia alle 9 Procure siciliane sulle aggressioni verbali e fisiche che il personale subisce a causa delle lunghe attese nei pronti soccorso e reparti a causa della carenza di personale e i pochi controlli.
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