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La Asl Teramo assume. Concorsi per 429 medici e infermieri

TERAMO Dopo anni di blocco del turn over, di tagli del personale, di una sanità incapace di dare risposte alle esigenze dei cittadini per la Asl di Teramo, almeno sulla carta, si apre un periodo di rilancio. Rilancio che, tradotto in cifre, si dovrebbe concretizzare in 429 nuove assunzioni tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari. O almeno questo è quanto previsto nella nuova pianta organica della Asl di Teramo, attualmente all’approvazione della Regione, che dovrebbe dare nuovo respiro alla sanità teramana e con i relativi concorsi che dovrebbero essere banditi subito dopo la relativa approvazione della dotazione organica. Una dotazione dove a fare la parte del leone dovrebbero essere proprio le aree assistenziali, con la previsione di 203 nuove unità tra infermieri, operatori socio sanitari, personale tecnico e professionisti della riabilitazione. Nuovo personale che dovrebbe dare risposte anche alle criticità sollevate più volte dai sindacati di categoria, che ancora ieri sono tornati a puntare il dito contro quella che definiscono come una cronica carenza di infermieri soprattutto al pronto soccorso. «Al pronto soccorso si registra ormai da troppo tempo una cronica carenza di personale - tuona Nunzio Algenj della rsu aziendale in rappresentanza della Cgil - e soprattutto di infermieri. E il nuovo primario, la dottoressa Rossi, fino ad oggi non ha brillato per le soluzioni. Basti pensare al triage, dove si è pensato che bastasse mandare ogni atnto a dare una mano un infermiere del 118. O alla centrale operativa dove ci sono tre infermieri, due fissi ed uno addetto all’ambulanza». Ma non solo. Perchè per la Cgil al pronto soccorso di Teramo servirebbero almeno dai 6 agli 8 infermieri in più e almeno tre nuovi operatori socio-sanitari. «Attualmente ne sono cinque per ogni turno di lavoro - continua Algenj - la notte solo quattro. Con un carico di lavoro decisamente eccessivo». Lamentele, quelle del sindacato, alle quali il manager Paolo Rolleri risponde in maniera serafica. «Non c’è alcuna carenza di personale - ci dice al telefono - tra l’altro adesso stiamo aspettando l’approvazione della nuova pianta organica e poi procederemo con le nuove assunzioni». Di certo anche tra chi apprezza l’attivismo del nuovo manager nella risoluzione dei problemi della Asl teramana non mancano le richieste di una revisione dell’attuale sistema del pronto soccorso, ritenuto per molti versi obsoleto. «Riteniamo che il pronto soccorso debba diventare il sito di smistamento delle urgenze ai reparti o addirittura un sito con organizzazione ambulatoriale - commenta Andrea Salvi, della Rsu aziendale e rappresentante Cisl - Riteniamo che si debbano spostare sul territorio le richieste di intervento che riguardano il codice bianco o verde e che rappresentano circa il 70% delle richieste stesse, che occorra aumentare il personale dedicato all’assistenza domiciliare per evitare il ricorso alle cure d’urgenza da parte di malati cronici, che occorra anche liberare i medici di base di tanti adempimenti burocratici e consentire loro di tornare ad esercitare al meglio l’assistenza di base stessa». E in attesa dell’arrivo di nuove assunzioni «chiediamo all’azienda di procedere, con ogni urgenza, ad una rivisitazione della distribuzione del personale all’interno dei reparti al fine di ottimizzarne l’utilizzo».

Alessia Marconi
Fonte: iltempo.it

2 commenti:

  1. Spero ci sia, per gli infermieri, invece del concorso con le prove selettive tra scritto, orale e pratica..., una mobilità interregionale per far si che, chi lavora da oltre quindici anni con contratto a tempo indeterminato presso un'altra Asl , abbia la possibilità di rientrare a svolgere il lavoro di infermiere presso la Asl di propria residenza.

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  2. Tempo fa uscì un annuncio simile riguardo la ASL di Lecce. Ancora non si è visto nulla. Dalle mie parti si dice "poi è parente di mai"

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